L'acqua torna punto centrale nell'arena politica alvitana. Ad aprire le danze il comitato Acqua pubblica e l'opposizione in consiglio comunale, Alvito Bello. A rinfocolare la polemica l'atteggiamento dei rappresentanti della maggioranza quando, un mese fa, hanno partecipato all'ultima assemblea dell'Ato5 dove era in discussione la rimodulazione delle tariffe idriche.
Al sindaco Duilio Martini viene rimproverato un comportamento "ondivago" circa la linea da mantenere in relazione alla determinazione delle tariffe: «Dopo che il sindaco di Alvito si era schierato per la risoluzione contrattuale, c'è un'inaspettata ed incoerente svolta nella vicenda: lo stesso sindaco Martini vota a favore del nuove tariffe contrattuali», scrive in un comunicato il comitato Acqua pubblica. Insomma, l'amministrazione comunale viene accusata di non mantenere una propria linea in difesa degli interessi dei cittadini.

Nel dibattito interviene anche l'opposizione di Alvito Bello: «Durante il consiglio comunale del 30 luglio, in cui il sindaco ci aveva informato in merito a voce, avevamo affermato che a nostro avviso se si prende una posizione occorre portarla avanti fino in fondo con coerenza e non scendendo a patti con un gestore che, teoricamente, si vuole combattere e mandare a casa», critica ripresa in un manifesto affisso in paese. A rincarare la dose ci pensa l'ingegner Mario Antonellis, portavoce del coordinamento provinciale Acqua pubblica Frosinone, che innesta nella polemica il suo pensiero ricordando che in territorio alvitano c'è una perdita tante volte riparata e altrettante volte si riforma: «Qualcosa è cambiato però nei meccanismi decisionali del primo cittadino di Alvito, visto che perdurando i disservizi, pur avendo manifestato la "volontà di cacciare il gestore" e, in modo contraddittorio, è andato a votare il pacchetto di proposte formulate dalla Segreteria tecnico operativa pro gestore. Qualcosa non quadra in realtà"