Il comitato "Salviamo l'ospedale di Anagni" non si arrende. E continua a pungolare tutti dopo la chiusura del Ppi e l'avvio del servizio ambulatoriale Pat. «La reazione degli anagnini alla gravità di quanto successo è stata l'imponente manifestazione del 2 agosto promossa dal Movimento "Adesso basta" per chiedere la riapertura del Ppi e l'avvio delle procedure necessarie per riavere il pronto soccorso - ricorda il comitato in una nota. La manifestazione ha dato certamente un segnale politicamente importante per la presenza, accanto al sindaco di Anagni, dei sette sindaci dei Comuni dell'area nord della provincia, i quali hanno dichiarato di voler affrontare uniti il problema sanitario senza etichette di partito, riconoscendo l'urgenza come scelta politica comune che vada oltre le convenienze di bottega, le chiacchiere inconcludenti, la difesa d'ufficio di decisioni indifendibili. Va invece rafforzata l'unità di azione tra istituzioni e cittadini per ottenere risultati concreti, ma serve un costante attivismo da parte dei sindaci nel chiedere il pronto soccorso, con i servizi collegati come da piattaforma dei cinque punti, approvata due anni fa dai nove comuni della zona nord e una chiara informazione data ai cittadini su tutte le iniziative, amministrative, giuridiche e politiche intraprese e da intraprendere»