Per la riapertura della piscina comunale e il via ufficiale ai corsi occorrerà attendere ancora un mese, ossia ottobre.
Il tutto in attesa di conoscere quale sarà la ditta risultata vincente dalla gara d'appalto e che andrà a gestire l'impianto di Via Madonna della Sanità. La commissione giudicatrice, infatti, sta ancora esaminando e valutando il supplemento di documentazione richiesto alla ditta "Centro nuoto Roma ssd" di Anagni, la cui offerta è stata considerata come anomala in un primo momento. Il nodo della questione è legato ad un eccesso di rialzo: a fronte di una base di partenza attorno ai 55.000 euro, la proposta presentata sfiora i 94.000. Come si motiva tale cifra? Da qui, la richiesta di delucidazioni che ha comportato i ritardi scontati oggi dall'utenza. Se i giustificativi prodotti dalla ditta anagnina saranno ritenuti validi, allora si procederà con l'assegnazione definitiva; in caso contrario, subentrerebbe la seconda ditta giunta in graduatoria, la "Sport popolare" di Frosinone.

La complessità dell'iter e le pastoie burocratiche stanno quindi rallentando le operazioni relative alle iscrizioni che, solitamente, venivano aperte già ad agosto (almeno fino a pochi anni fa, ndc) e che ancora non sono iniziate. Vecchi e possibili nuovi iscritti provano a chiedere informazioni, ma le risposte che giungono dagli ambienti lavorativi della piscina sono sempre le stesse: bisogna aver pazienza, aspettare ancora qualche settimana per conoscere il nome della ditta che gestirà la struttura, dopo di che la programmazione potrà partire in piena regolarità. Tra le fila del personale serpeggia, ugualmente, un'aria che sa di attesa in relazione alla propria condizione occupazionale: gli operatori saranno riassorbiti a prescindere dalla ditta vincitrice, si augurano in generale che la situazione si sblocchi al più presto. Il ritardo accumulato non danneggia, difatti, solo gli utenti ma anche gli stessi lavoratori che, con la piscina chiusa, non hanno uno stipendio su cui poter contare.