Tra rincari e spese di stagione, è in arrivo una dura prova per i bilanci familiari degli italiani. Federconsumatori fa sapere infatti che le voci di spesa con cui le famiglie dovranno fare i conti sono molte: il materiale scolastico per bambini e ragazzi che si apprestano a rientrare tra i banchi di scuola, l'appuntamento con la seconda rata della Tari, le spese per il riscaldamento, per non parlare delle bollette, con il gas che come ogni autunno-inverno si prevede in aumento e l'energia elettrica.
Ad aggiungere un elemento di allarme in questo contesto vi è il completamento della riforma tariffaria per l'energia elettrica, che già ha determinato molti aumenti a causa dell'abolizione della tariffa progressiva (che prevedeva prezzi crescenti al crescere dei consumi), e che, da gennaio 2019, sarà applicata anche agli oneri generali di sistema.
Tutti questi aumenti (fatto salvo quello appena citato per la riforma tariffaria) determineranno una stangata a carico delle famiglie di 1.694,60 euro. «A parità di voci, rispetto al 2015, si riscontra un aumento del 3%», fa sapere Federconsumatori che aggiunge come «a tutto ciò si associa un'ulteriore preoccupazione relativa al costo dei prodotti alimentari: dalle notizie relative all'andamento delle commodities emerge una forte riduzione della produzione di grano in Europa, -10% per il grano tenero (per pane e biscotti) e -4% per il grano duro (per la pasta). Già stiamo monitorando i costi dei prodotti interessati, per verificare che, oltre agli aumenti prevedibili, non si verifichino anche effetti speculativi, come avvenuto esattamente 10 anni fa con il cartello di pane e pasta».