Sepolto nel cimitero di Anagni, dopo oltre 15 giorni di attesa all'obitorio dell'ospedale del capoluogo. L'uomo, una brava persona benvoluta da tutti, abitava nella periferia della città dei papi. Colpito da una malattia che all'apparenza curabile s'era invece rivelata grave e destabilizzante, dopo aver subito interventi e l'applicazione di particolari presidi sanitari, era stato di nuovo ricoverato allo Spaziani, il primo giugno scorso. Nonostante le cure ed i tentativi dei sanitari, per l'uomo non c'è stato nulla da fare. A quel punto è iniziato una sorta di triste calvario per la salma e i pochi parenti a conoscenza dei fatti. Per una serie di problemi, i costi del funerale apparivano difficilmente sopportabili e dopo oltre due settimane il corpo giaceva ancora a Frosinone. Alcune persone volenterose, a conoscenza dei fatti, hanno pensato di attivare una raccolta di fondi tra amici ed ex colleghi. La notizia, riportata sul web, ha avuto l'effetto di un terremoto, provocando tristezza e desiderio di partecipare alla gara di generosità.

L'intervento del comune
Riguardo la vicenda del cinquantacinquenne anagnino deceduto presso l'ospedale Spaziani di Frosinone il sindaco di Anagni Daniele Natalia ed il consigliere delegato ai servizi sociali Danilo Tuffi hanno chiarito: «In merito alla triste vicenda del nostro concittadino gravemente malato morto presso l'ospedale Spaziani di Frosinone abbiamo ritenuto necessario fare chiarezza. I servizi sociali di Anagni conoscevano da tempo le condizioni disagiate della famiglia del defunto e si erano già attivati al momento della morte per tutte le procedure del caso; questa vicenda è stata infatti trattata come tutti gli altri casi della stessa fattispecie da parte dell'ufficio servizi sociali del comune. Va rilevato poi che per legge il comune di Frosinone avrebbe provveduto in ogni caso alla sepoltura per poi inviare una fattura al comune di Anagni. Gli uffici comunali, invece, hanno voluto risolvere il problema alla radice». Ieri la sepoltura della salma. Una vicenda triste, conclusasi in solitaria tristezza. Intanto, continua la raccolta di fondi tra gli amici per poter ultimare la copertura delle spese e dotare la tomba almeno di una lapide.