Negli slip quaranta dosi di cocaina, sul cellulare messaggi whatsapp con appuntamenti per bere birre con persone rubricate non per nome ma per indirizzo. Sono tutti elementi che hanno indotto gli agenti del commissariato Casilino ad arrestare, a Roma, il ventunenne frusinate L.G. L'operazione è scattata l'altra notte, intorno alle 3. Il ciociaro viaggiava su un'auto, una Fiat Panda, presa a noleggio a Palestrina. Con lui c'era un'altra persona, della stessa zona, conosciuta dalle forze dell'ordine. Il conducente della Panda alla vista degli agenti ha accelerato, ma dopo un breve inseguimento, all'altezza di Tor Bella Monaca, è stato costretto a fermarsi. A quel punto è scattato un controllo approfondito, tanto più che il ventunenne appariva piuttosto nervoso. Un comportamento sospetto che ha indotto gli agenti, dopo non aver trovato nulla nell'auto, a perquisire L.G.

Così dagli slip è saltata fuori della sostanza stupefacente, suddivisa in 16 parti. A seguito delle analisi chimiche è risultata essere cocaina dalla quale si sarebbero ricavate quaranta dosi. Per il frusinate è scattato l'arresto. L.G., ieri mattina, difeso dall'avvocato Alessandro Loreto, è comparso davanti al giudice del tribunale di Roma per l'udienza di convalida. Il pm evidenziando che il quantitativo di stupefacente non è trascurabile ha chiesto gli arresti domiciliari. L'accusa ha insistito sul fatto che nel telefono del ragazzo c'erano dei contatti whatsapp con persone identificate solo con l'indirizzo di residenza con le quali si dava appuntamento per consumare birra.
Un linguaggio cifrato, per l'accusa, dietro il quale si nasconderebbero gli acquirenti. L'arrestato si è difeso dichiarandosi un assuntore di vecchia data di  cocaina e che la droga era per uso personale. Ha addotto una serie di elementi quali il fatto che nella casa dove spesso vive con la madre non sono stati trovati strumenti per il confezionamento e che il suo tenore di vita è alto per il lavoro che svolge e per le elargizioni di denaro che la madre è solita fargli.
Il giudice ha convalidato l'arresto e ha rimesso in libertà l'uomo. Il processo è stato fissato al 18 febbraio con il rito abbreviato