Uccide i figli e si toglie la vita con una pistola illegalmente detenuta. L'arma del delitto con la quale Giovanni Paliotta ha freddato nel sonno Mariano e Isabella non è una calibro 22 legalmente detenuta, così come ipotizzato nell'immediatezza, ma una calibro 9 corto, vecchissimo modello, mai denunciata e non annoverata tra le armi dichiarate che sono state riscontrate.
Per questo i carabinieri hanno sottoposto tutto a sequestro. Gli uomini del Nucleo investigativo di Frosinone, coordinati dal maggiore Lombardi, e quelli della Compagnia di Pontecorvo, guidati dal capitano Nicolai - del Comando provinciale di Frosinone agli ordini del colonnello Cagnazzo - stanno ultimando ancora gli accertamenti nell'abitazione di Esperia dove sono stati trovati senza vita Giovanni Paliotta di 70 anni, suo figlio Mariano di 27 e sua figlia Isabella di 19.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i fratelli stavano ancora dormendo quando il padre avrebbe fatto fuoco uccidendo entrambi per poi suicidarsi. L'abitazione in via Vittorio Emanuele a due passi da piazza Consalvo è sottoposta a sequestro. Le indagini sono affidate al sostituto Roberto Bulgarini Nomi. 

Sono arrivati i Ris per effettuare i rilievi nella casa in cui questa mattina si è consumata la tragedia. Sul posto anche il medico legale che dovrà procedere con ulteriori esami sul luogo del delitto. L'aria è tesa ad Esperia, sono tante le persone arrivate nei pressi dell'abitazione incredule per quanto accaduto. Il viavai di auto dei carabinieri ha catturato l'attenzione di tutti fin dalle prime ore della mattina. Il silenzio è sceso sul paese tragicamente segnato da questo doloroso lutto. 

di: La Redazione

Tragedia senza paragoni. Comunità sotto choc per quello che è accaduto. Che cosa abbia mosso la mano omicida di Giovanni Paliotta, pensionato del '51, è ancora un mistero. In casa giacciono i corpi dei due figli, Isabella (19 anni, appena diplomata) e Mariano (27 laureato in chimica e alle prese con il primo lavoro a Roma). Stordimento in una comunità attraversata già dell'omicidio Teoli appena qualche settimana fa. Giovani di belle speranze freddati - da una prima ricostruzione - con una pistola regolarmente detenuta.

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Una 765 regolarmente detenuta. Questa l'arma che sarebbe stata utilizzata dall'uomo, pensionato ultrasessantenne ed ex ferroviere, per colpire a morte i suoi figli. Lei 19 anni e lui 27, laureato in materie scientifiche e già alle prese con il primo lavoro a Roma. Una tragedia senza spiegazioni. La moglie era uscita per una passeggiata, stamattina presto, quando è rientrata e ha scoperto l'orrore. Ora è stata trasportata in ospedale dopo aver accusato un malore.
Giuseppe Villani, sconvolto come tutta Esperia dalla notizia, è immediatamente accorso nel vicoletto di corso Vittorio.
"Una famiglia per bene e tranquilla, una tragedia indescrivibile, la comunità di Esperia è sotto choc ci stringiamo al dolore della famiglia".

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Li avrebbe ammazzati nel sonno. O comunque dentro casa. Questo sta emergendo da una prima terrificante ricostruzione su quello che appare come un omicidio-suicidio a Esperia.
Il papà avrebbe sparato al figlio di 25 anni e alla figlia di 19 e poi si è tolto la vita. Sotto choc il sindaco che, dal primo istante, si trova li sul posto. Sotto choc la comunità che inizia a essere raggiunta dalla notizia.

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Un brutto risveglio a Esperia dove si sarebbe verificata una sparatoria. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Pontecorvo guidati dal capitano Tamara Nocolai e dal tenente Vittorio De Lisa. Dalle prime indiscrezioni si parla di una tragedia familiare accaduta nella zona centrale, in una abitazione che affaccia sulla piazza. A essere coinvolti sarebbero tutti i componenti di un nucleo familiare, tre le vittime.

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