Carpe, persico reale e alborelle intrappolati in una rete di circa 20 metri. Se non fosse stata trovata dalle guardie zoofile, al mattino, sarebbero rimasti intrappolati quintali di pesce. Servizio antibracconaggio ittico nel territorio provinciale di Frosinone, del circolo ambientale provinciale di Frosinone, guardie zoofile, con la collaborazione dell'associazione Carpe diem. Servizi attuati nella serata della vigilia di Ferragosto a Canterno (si estende su 1.824 ettari nei comuni di Ferentino, Fiuggi, Fumone, Torre Cajetani e Trivigliano) e nel lago di Isoletta d'Arce.

Pesca di frodo soprattutto da parte di persone straniere che arrivano dalla capitale e dalle periferie, sprovvisti di licenza. Un fenomeno che si registra spesso e a cui con costanza si contrastano servizi delle guardie zoofile diretti dal comandante provinciale delle guardie zoofile circolo ambientale di Frosinone Valter Schembre e dal vice Stefano Celli. Un fenomeno, purtroppo, che danneggia non solo l'ambiente della fauna ittica, ma anche i parchi.

Nella stessa serata del 14 agosto, tra il lago di Isoletta e Canterno sono state elevate otto sanzioni per pesca senza licenza e nelle ore notturne. E sempre a Canterno le guardie, intorno alle 22, hanno trovato una rete di circa 20 metri che è stata messa in un tratto del lago, liberando circa 35 pesci già intrappolati, varie specie: carpe, persico reale e alborelle. Al momento del ritrovamento non è stato possibile individuare l'autore, forse all'arrivo delle guardie i responsabili sono fuggiti.

Come detto non diminuiscono i fenomeni di bracconaggio ittico con finalità di lucro, sempre più spesso oggetto di segnalazioni e di attenzione anche da parte di lavoratori del settore sensibili e bisognosi di legalità.