Un furto raro, almeno nella zona di Minturno, scoperto grazie alle telecamere di videosorveglianza installate sul territorio. E' quanto hanno accertato i Carabinieri della stazione di Scauri, checon l'aiuto delle immagini hanno individuato un ventiduenne di Napoli, che ha voluto unire l'utile al dilettevole, rendendosi protagonista di un furto durante la sua vacanza.

Evidentemente il protagonista della vicenda voleva contribuire alle spese per la villeggiatura, ricavando denaro dalla rivendita del pezzo, che ha un buon valore sul mercato, anche se sono in molti che non lo sanno. Il denunciato, che insieme alla sua famiglia si trovava in vacanza a Scauri, è stato deferito all'autorità giudiziaria di Cassino con l'accusa di furto, in quanto è accusato di aver rubato una marmitta catalitica, "prelevandola" da una 156 in sosta in piazza Giovanni Paolo II a Scauri. Il proprietario del veicolo, dopo aver scoperto il furto, ha denunciato il caso ai Carabinieri della stazione di Scauri, i quali hanno avviato le indagini, andando subito a cercare le immagini della telecamera della piazza, che ha immortalato l'autore mentre, con grande abilità, si ferma, si sdraia sotto la macchina, smonta la "preziosa" marmitta, la carica sulla sua auto e la porta via. Non sapeva che quella sua azione ladresca era ripresa dalle telecamere fatte installare dal Comune e che, ancora una volta, si sono rivelate preziose. Grazie alla targa del mezzo i Carabinieri scauresi hanno rintracciato il giovane, già noto alle Forze dell'Ordine. Alla porta dell'abitazione presa in fitto si sono presentati i militari, i quali hanno portato in caserma il "marmittaro", il quale ha ammesso le sue responsabilità. Il fenomeno dei furti di marmitte catalitiche dalle auto in sosta è in espansione, in quanto all'interno del costoso accessorio sono presenti metalli nobili come platino, palladio e rodio, che possono fruttare un centinaio di euro a colpo.

I ladri di platino hanno già avviato un mercato nero su questo nuovo fenomeno, che coinvolge dei veri e propri specialisti. Infatti per estrarre pochi grammi dei metalli nobili succitati, si utilizza una procedura particolare con il taglio del catalizzatore dal tubo di scarico nel sottoscocca e aprirne l'involucro, ma anche intervenire sul cuore del dispositivo, il corpo ceramico. Qui ci sono delle piccole celle dalle quali si possono ricavare minuscole particelle dei metalli. Evidentemente l'autore del furto già sapeva dove avrebbe dovuto portare quell'accessorio che, ora, è diventato molto prezioso e di ciò ne sono a perfetta conoscenza gli autori di questo particolare tipo di furto.