Il tragico crollo del ponte Morandi a Genova avvenuto martedì, provocando morti e feriti, facendo piombare la nazione nel lutto, fa riflettere attentamente sui rischi che si corrono ogni giorno in qualsiasi luogo d'Italia, Ferentino compresa, per mancata o inadeguata manutenzione. Dopo il cedimento strutturale a Genova le cui immagini spaventose hanno fatto subito il giro del mondo, vien da pensare alle condizioni precarie di alcuni ponti o viadotti in piedi anche nella stessa Ferentino.
Uno su tutti è il viadotto della Variante Casilina che dà su via Giovine Tofe. L'unico intervento a beneficio della sicurezza, avvenuto lo scorso anno, è il divieto per gli automezzi pesanti sulla Variante Casilina (per i mezzi del peso superiore a 7,5 tonnellate), tra l'altro in quanti lo rispettano? Il vecchio ponte da anni versa in cattivo stato. Fa acqua da tutte le parti quando piove e di tanto in tanto piovono sulla strada sottostante anche pezzi di cemento e calcinacci, e sono ben visibili le armature di ferro scoperte e deteriorate.

Pertanto sarà la panacea (se quel viadotto restasse nelle condizioni attuali) la realizzazione, speriamo al più presto, della rotatoria all'accesso nord di Ferentino, con annessa bretella di collegamento tra la Casilina nord e il quartiere Tofe. Con la costruzione della nuova strada, verrà bypassato il cavalcavia in cattivo stato, che sopporta giorno e notte il transito di migliaia di autoveicoli.

Gli stessi cittadini ferentinati ieri, avendo appresa la tragica notizia riecheggiata da Genova, hanno messo in guardia sui social circa il ponte della Variante-Tofe. Ce ne sono di viadotti sul territorio cittadino, andrebbero monitorati tutti, dal primo all'ultimo, per scongiurare cattive sorprese. E non soltanto a Ferentino vanno controllati e casomai consolidati ponti e viadotti.
Simili interventi andrebbero realizzati più spesso su scala provinciale, regionale e nazionale, costi quel che costi. Per evitare altre morti sulle strade e talvolta negli edifici situati sotto o nei pressi dei cavalcavia o di strade sopraelevate che vengono giù come castelli di sabbia.