Una folla attonita e addolorata ha accolto il feretro della piccola Dalia morta mercoledì scorso, dopo 27 giorni di agonia. Era l'11 luglio quando, in macchina con la madre Serena Pezzella, è rimasta vittima di un terribile schianto sulla superstrada Cassino-Sora. La mamma non ce l'ha fatta. Lei invece, seppur piccola, ha combattuto con una forza indescrivibile. Ma il suo cuoricino non ha retto e mercoledì, Dalia, si è spenta all'ospedale Gemelli dove era ricoverata da quella terribile giornata.

Palloncini e fiori immacolati ad accogliere quel feretro piccolo, coperto di rose.Troppo grande il dolore dei presenti. Sul sagrato di Sant'Antonio anche il sindaco di Pontecorvo, Anselmo Rotondo e in rappresentanza di Carlo Maria D'Alessandro, primo cittadino di Cassino, c'era l'assessore Benedetto Leone. Volti rigati dalle lacrime. Don Benedetto Minchella ha parlato dal pulpito: "Ci sono momenti della vita che ci auguriamo di non vivere mai, pensiamo che possano accadere sempre lontano da noi. Oggi siamo qui ad innalzare la nostra preghiera per la piccola Dalia, che era ancora all'inizio della sua vita. La parola Dalia significa bellezza ed è un fiore, non c'è parola che più rappresenta ciò che è accaduto. Dalia è il fiore di Dio che è sbocciato nel giardino dei Cieli".
Don Benedetto ha ricordato il giorno del battesimo della piccola, che era così gioiosa e sorridente. Lacrime e dolore per un addio che nessuno avrebbe voluto pronunciare. Al termine della celebrazione il feretro della piccola è stato portato nel cimitero di Pontecorvo dove Dalia sarà seppellita accanto alla sua mamma.