Lo hanno trovato per terra i carabinieri alla prime luci dell'alba di ieri, all'altezza del liceo scientifico "Leonardo da Vinci".
Era svenuto, respirava a fatica, aveva il volto coperto di sangue e una profonda ferita a una gamba. E poi abrasioni su tutto il corpo. I militari dell'aliquota radiomobile della compagnia di Sora hanno tentato inutilmente di farlo rinvenire, poi hanno fatto intervenire un'ambulanza del 118 che lo ha trasportato in codice rosso all'ospedale Santissima Trinità. I carabinieri lo avevano riconosciuto: un venticinquenne di Sora. E conoscevano anche le sue frequentazioni. Subito sono scattate le indagini per capire che cosa fosse accaduto al ragazzo. Da alcune testimonianze hanno ricostruito le ore precedenti.
Il ragazzo era stato visto in compagnia di un ventiquattrenne sorano, già noto alle forze dell'ordine per svariati reati (furto, rapina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, possesso di sostanze stupefacenti). I carabinieri si sono messi sulle tracce di quest'ultimo e poco dopo lo hanno rintracciato in un bar, a circa mezzo chilometro dal luogo in cui avevano trovato il giovane ferito. Sono entrati nel locale e si sono avvicinati al ragazzo che ha reagito scagliandosi contro di loro. Solo la prontezza dei due militari ha permesso di immobilizzarlo ed evitare il peggio. Una volta in caserma, il giovane ha raccontato la "notte brava" appena trascorsa.
Ha quindi fornito la sua versione, quella di un incidente avuto col proprio scooter sul quale trasportava anche l'amico ferito, il quale avrebbe urtato un muretto cadendo a terra. Alla richiesta di spiegare perché l'avesse lasciato lì senza soccorrerlo, a un centinaio di metri dalla sua abitazione, il ragazzo ha detto che era stato proprio l'amico a chiederglielo. Il giovane ferito è ricoverato in ospedale ma non è in pericolo di vita. Il suo amico è stato arrestato e posto ai domiciliari per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.