Si terranno domani mattina alle ore 10.30 presso la chiesa Santa Restituta i funerali del 46enne Massimo Mauti morto nel tragico incidente di mercoledì sera sulla Sora- Cassino. In tanti si sono dati appuntamento domani nella centrale chiesa della città di Sora per porgere l'ultimo saluto all'amico di tutti. Oggi è aperta la camera ardente presso il cimitero di Sora .

È lunga la lista delle persone che hanno perso la vita lungo i 42 chilometri della superstrada Sora-Cassino. Un tragico elenco che si è allungato ancora mercoledì sera con il terribile incidente avvenuto all'altezza dello svincolo di Atina Settignano in cui ha trovato la morte il quarantasettenne sorano Massimo Mauti. Troppe morti su quel maledetto tratto.
Date infauste, che in molti ancora ricordano per l'eco che ebbero quegli incidenti, sono quelle del 2004, quando un autobus pieno di studenti cadde di sotto causando la morte immediata di una signora, mentre una studentessa morì qualche giorno dopo in seguito alle ferite riportate e 36 ragazzi rimasero feriti.

Qualche mese dopo, svincolo di Cassino San Pasquale, un frontale causò la morte di cinque persone. Un altro giorno da dimenticare l'11 di questo luglio che ha visto morire Serena Pezzella (la sua bimba che era con lei in auto è spirata l'altro ieri). E lì dove è successo, ai lati della superstrada, una di fronte all'altra, da tempo due croci ricordano altrettanti incidenti (su una il nome di una mamma e di sua figlia morte di ritorno dal mare).

È lungo anche l'elenco delle croci: su ognuna i nomi di altre vittime di incidenti in auto, moto, autocarri: almeno trenta (stima per difetto e non contando i feriti) pensando agli ultimi venti anni. Nessuno dei 42 chilometri della Sora-Cassino può dire di non essere stato testimone di un incidente mortale. Le cause sono da ricercare in varie direzioni: velocità, distrazione, fondo viscido e bagnato, sorpassi azzardati, guasti meccanici. «Sull'incidente allo svincolo di Settignano non ho elementi tecnici per esprimermi - dice il neo sindaco di Atina Adolfo Valente - ma per la tempestività del loro intervento sento il dovere di ringraziare le forze dell'ordine, i vigili del fuoco e il personale del 118».

di: Marco De Luca

Un altro lutto sulla superstrada della morte. E Sora piange un suo figlio, Massimo Mauti, 47 anni, due volte padre, marito affettuoso, dipendente della società "A.R.I.A" del gruppo Acea per la quale lavorava a San Vittore del Lazio. Mentre Cassino è in ansia per l'uomo di 34 anni, anche lui sposato e residente nella zona di Caira, che l'altra sera era al volante dell'auto che si è scontrata frontalmente con quella del sorano. Il giovane è ricoverato in gravi condizioni al policlinico Umberto I di Roma dove i medici, dopo averlo operato d'urgenza, lo tengono sedato in coma farmacologico. La notizia della nuova tragedia che si è consumata sulla Sora-Cassino ha gettato l'intera comunità cittadina nel dolore e nel lutto. Ancora una vittima di quel maledetto tratto di superstrada, ancora un padre di famiglia strappato all'affetto dei suoi cari, dei colleghi, degli amici.

Nel tragico schianto frontale di mercoledì sera, all'altezza dello svincolo di Atina Settignano, sono rimaste coinvolte l'Opel Meriva su cui viaggiava Massimo Mauti e l'Audi A3 con a bordo il giovane cassinate, originario della Valcomino. L'impatto è stato fatale per il sorano, morto sul colpo. Nonostante i tempestivi soccorsi, non c'è stato nulla da fare. A estrarre il ferito dalle lamiere contorte dell'Audi sono stati i vigili del fuoco, accorsi sul posto con i carabinieri e i sanitari del 118. Il giovane è stato quindi trasportato a Roma con l'eliambulanza. Sulla dinamica dell'incidente stanno indagando le forze dell'ordine, accorse sul posto per effettuare i primi rilievi e per deviare la circolazione così da consentire le operazioni di soccorso e di recupero delle due vetture.

Il tratto della superstrada a Nord e a Sud dello svincolo di Atina Settignano è rimasto chiuso al traffico per alcune ore. Proprio come già accaduto già tante, troppe volte. «È una strada pericolosa, lo sappiamo tutti - ha commentato il consigliere regionale Loreto Marcelli -. Conoscevo Massimo, un ottimo lavoratore, una brava persona, un uomo come pochi. Il mio pensiero va alla sua famiglia e un caro abbraccio anche ai parenti del giovane di Cassino coinvolto anch'egli nell'incidente di mercoledì sera. Fatti come questi non dovrebbero avvenire aggiunge Marcelli perché la vita va tutelata, sempre. Dobbiamo tutti operare in un'ottica migliorativa del nostro territorio». Intanto, mentre su Facebook si susseguono i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia Mauti, la salma è stata trasportata dalla ditta di onoranze funebri Polsinelli all'ospedale di Cassino. Dopo l'eventuale autopsia saranno fissati i funerali.

di: Enrica Canale Parola