Un altro lutto sulla superstrada della morte. E Sora piange un suo figlio, Massimo Mauti, 47 anni, due volte padre, marito affettuoso, dipendente della società "A.R.I.A" del gruppo Acea per la quale lavorava a San Vittore del Lazio. Mentre Cassino è in ansia per l'uomo di 34 anni, anche lui sposato e residente nella zona di Caira, che l'altra sera era al volante dell'auto che si è scontrata frontalmente con quella del sorano. Il giovane è ricoverato in gravi condizioni al policlinico Umberto I di Roma dove i medici, dopo averlo operato d'urgenza, lo tengono sedato in coma farmacologico. La notizia della nuova tragedia che si è consumata sulla Sora-Cassino ha gettato l'intera comunità cittadina nel dolore e nel lutto. Ancora una vittima di quel maledetto tratto di superstrada, ancora un padre di famiglia strappato all'affetto dei suoi cari, dei colleghi, degli amici.
Nel tragico schianto frontale di mercoledì sera, all'altezza dello svincolo di Atina Settignano, sono rimaste coinvolte l'Opel Meriva su cui viaggiava Massimo Mauti e l'Audi A3 con a bordo il giovane cassinate, originario della Valcomino. L'impatto è stato fatale per il sorano, morto sul colpo. Nonostante i tempestivi soccorsi, non c'è stato nulla da fare. A estrarre il ferito dalle lamiere contorte dell'Audi sono stati i vigili del fuoco, accorsi sul posto con i carabinieri e i sanitari del 118. Il giovane è stato quindi trasportato a Roma con l'eliambulanza. Sulla dinamica dell'incidente stanno indagando le forze dell'ordine, accorse sul posto per effettuare i primi rilievi e per deviare la circolazione così da consentire le operazioni di soccorso e di recupero delle due vetture.
Il tratto della superstrada a Nord e a Sud dello svincolo di Atina Settignano è rimasto chiuso al traffico per alcune ore. Proprio come già accaduto già tante, troppe volte. «È una strada pericolosa, lo sappiamo tutti - ha commentato il consigliere regionale Loreto Marcelli -. Conoscevo Massimo, un ottimo lavoratore, una brava persona, un uomo come pochi. Il mio pensiero va alla sua famiglia e un caro abbraccio anche ai parenti del giovane di Cassino coinvolto anch'egli nell'incidente di mercoledì sera. Fatti come questi non dovrebbero avvenire aggiunge Marcelli perché la vita va tutelata, sempre. Dobbiamo tutti operare in un'ottica migliorativa del nostro territorio». Intanto, mentre su Facebook si susseguono i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia Mauti, la salma è stata trasportata dalla ditta di onoranze funebri Polsinelli all'ospedale di Cassino. Dopo l'eventuale autopsia saranno fissati i funerali.