Riciclaggio, in crescita le segnalazioni provenienti dalla provincia di Frosinone. Lo dice uno studio della Banca d'Italia "Quaderni dell'antiriciclaggio", relativo al secondo semestre 2017.
«Nel secondo semestre del 2017 l'Unità di informazione finanziaria per l'Italia ha ricevuto 44.617 segnalazioni di operazioni sospette - si legge nell'introduzione - alla progressiva riduzione delle segnalazioni di voluntary disclosure, pari a 2.312 unità rispetto alle 7.477 dello stesso periodo del 2016, va ascritto il decremento complessivo (-9,1 per cento) delle segnalazioni ricevute. Al netto di tale componente, nel semestre le segnalazioni di riciclaggio sono lievemente aumentate rispetto a quelle pervenute nello stesso periodo dell'anno precedente (1,3 per cento); quelle relative al finanziamento del terrorismo si sono incrementate in misura significativa (506 a fronte di 314, con un aumento del 61,1 per cento)».
Tenendo conto dei numeri dell'intero 2017, la Ciociaria è tra le province in cui l'incremento percentuale è stato più elevato. In termini assoluti si è saliti dalle 399 segnalazioni di intermediari finanziari, ma anche di professionisti quali notati, avvocati e commercialisti, alle 517 del 2017. Il che equivale a una crescita del 29,6%. Frosinone è allora quinta dietro Crotone, prima con il 61%, quindi Vibo Valentia al 49%, Siracusa al 45% e Prato al 30,6%.
A livello assoluto, da Frosinone, nel 2017, sono partite 517 segnalazioni, le stesse di Taranto, quasi quelle dell'intera Basilicata che ne ha 529. La Ciociaria, in questo caso, è al quarantacinquesimo posto in Italia in una classifica dove spiccano i nomi delle grandi città, Milano con 10.270, Roma con 7.940 e Napoli con 7.014 su tutte. Nel secondo semestre del 2017 Frosinone ha avuto praticamente le stesse segnalazioni del medesimo periodo dell'anno precedente (243 contro 242). La differenza l'hanno fatta le 274 segnalazioni da gennaio a giugno 2017 contro le 157 del primo semestre 2016. Nel Lazio, Frosinone si attesta poco dopo Latina che si mantiene in linea con l'anno precedente con le sue 604 segnalazioni (+3). A Viterbo gli allarmi del 2017 sono stati 243, in calo di 18 unità in un anno, mentre Rieti ne ha avuti 285 contro i 318 del 2016. In tutto il Lazio si contano 9.435 segnalazioni di operazioni sospette, un centinaio in più rispetto al 2016.