Sono iniziati lunedì scorso i lavori della realizzazione della rampa in via Porta Maggiore e già divampano le polemiche.
Polemiche scaturite, però, da un incidente che si sarebbe verificato nel primo giorno, lunedì scorso, lungo la strada del cantiere che era stata sbarrata. Una madre insieme al suo bambino avrebbe superato a piedi la barriera per recarsi nel nido comunale situato sulla stessa strada e sarebbe caduta con il piccolo in braccio. La dinamica non è certa. Tuttavia il piccolo sarebbe rimasto ferito alla testa e trasferito in ospedale a Roma.

Ieri, a proposito dell'incidente spiacevole, il consigliere comunale di opposizione Maurizio Berretta è intervenuto, ritenendo grave il fatto: «Sono state fatte due ordinanze dal Comune. Una prima, l'altra dopo per interdire il transito in via Porta Maggiore e per la chiusura del nido. Di fatto hanno chiuso all'interno della zona il nido comunale con bambini e maestre.
E le mamme non potevano accedere a piedi per riprendere i propri figli. Quando dal Comune si sono resi conto dell'incidente accaduto lunedì al bambino, hanno fatto una seconda ordinanza per chiudere il nido oggi (ieri, ndr), da considerare che oggi (ieri) sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola nel nido. L'ordinanza parla di interdizione della circolazione stradale, è naturale che in certi casi neanche a piedi si può passare.

Come facevano i genitori ad andare a riprendere i propri figli? Il bambino che è caduto con la madre – racconta Berretta è stato trasportato a Roma. Biasimo la superficialità delle azioni con cui agisce l'amministrazione comunale, mettendo a rischio l'incolumità delle persone. È come "sequestrare" il nido comunale all'interno di un cantiere, con tutti gli ospiti e operatori dentro ed i genitori che non possono raggiungere la struttura neanche a piedi. È un grave atto d'incoscienza».
Quanto ai lavori sono partiti spediti. Il muro fatiscente è già stato abbattuto dalle ruspe e la vegetazione incolta nell'area sanitaria è stata subito eliminata.