Arriva un'altra forte azione, da parte della Regione Lazio, per dire stop all'usura su tutto il territorio: è stato infatti avviato il nuovo patto per la legalità della Pisana, un bando che, a partire dalla sua pubblicazione prevista per ottobre, metterà a disposizione 2,5 milioni per la concessione dei contributi ai confidi, alle associazioni e alle fondazioni iscritte all'elenco regionale antiusura.

Nei giorni scorsi la Regione Lazio ha incontrato tutte le realtà impegnate nel contrasto all'usura, proseguendo il già rodato tavolo di confronto per attivare nuove strategie atte a frenare il fenomeno. Presenti il Capo di Gabinetto Albino Ruberti, il direttore affari istituzionali-personale e sicurezza Alessandro Bacci e il presidente dell'Osservatorio per la sicurezza e la legalità Gianpiero Cioffredi.

Dall'incontro è emersa la volontà di proseguire e rafforzare quanto già fatto con il precedente bando antiusura, che nella passata edizione ha permesso alla Regione di prendere in carico 2399 vittime di usura o sovraindebitamento, oltre che fornire assistenza a 1180 tra imprese ed esercizi commerciali. «Un risultato straordinario frutto dell'azione della Giunta e della forte sinergia con le realtà che operano quotidianamente sul territorio per aiutare le vittime di usura», scrive la Regione in una nota.

L'obiettivo, dunque, è quello di giocare un ruolo da protagonisti nel contrasto alla criminalità organizzata. «Le ultime inchieste giudiziarie nel territorio della regione Lazio sulla criminalità organizzata - prosegue la Pisana in una nota - delineano uno scenario davvero preoccupante dal punto di vista della diffusione del fenomeno dell'usura diventata ormai una delle attività illecite caratterizzanti i clan mafiosi. È per queste ragioni che la Regione Lazio nel ringraziare le associazioni per il loro impegno quotidiano a tutela delle vittime ha proposto un Patto Contro l'Usura che vedrà insieme la rete associativa antiusura e la Regione in un lavoro di sensibilizzazione ai cittadini e di aiuto alle vittime con azioni che coinvolgeranno i sindaci, le Forze di Polizia, le scuole e le associazioni di categoria».