Tolstoj, Verga, Pirandello, Pascoli, Baricco. Sono soltanto alcuni degli autori che sono stati "abbandonati" mercoledì a Corso Lazio. C'erano, infatti, anche alcune delle loro opere più famose, da "Guerra e Pace" a "Novecento" passando per i "Malavoglia" alle raccolte di poesie, gettate su un marciapiede a Corso Lazio, strada nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo ciociaro. Centinaia i volumi che, non trovando più spazio in libreria, sono stati gettati e lasciati, rimanendo in tema di artisti e citando Ungaretti, "così come una cosa posata in un angolo e dimenticata". Un gesto davvero infelice quello di disfarsi in quella maniera di libri, fonte di cultura per adulti e bambini. Ma tanto è stato.

La segnalazione
Se c'è anche chi se la prende con l'evoluzione tecnologica che avrebbe la "colpa" di aver fatto Frosinone superare il cartaceo, è proprio attraverso il mondo della rete che la vicenda è stata segnalata. E questa segnalazione ha viaggiato, in maniera veloce, attraverso il variegato universo di internet. Così come l'indignazione degli utenti che, allo stesso tempo, si sono prodigati per trovare una soluzione. È stata una ragazza che, attraverso un noto gruppo Facebook di Frosinone, ha postato nella serata di mercoledì le foto dei volumi abbandonati, all'i nterno dei cartoni, in un angolo della strada a Corso Lazio. E, immediatamente, c'è stata una grande risposta in positivo da parte degli utenti (oltre cento i commenti).
L'indignazione è leggibile in alcuni post: «Che peccato: i libri di qualsiasi genere sono beni inestimabili. Io non riesco a separarmene». E ancora: «Abbandonare quelle pagine di una parte di vita vissuta è da ignoranti!». In questi commenti il sunto del pensiero degli utenti.
E in molti, subito dopo la pubblicazione delle foto, come detto in precedenza, si sono dati da fare per non vedere disperso l'importante valore culturale dei volumi e per ricollocarli in uno spazio idoneo e, soprattutto, fruibile per la cittadinanza. L'utilizzo corretto del social network, alla fine, ha consentito il ripristino della strada e l'agognata adeguata collocazione dei volumi che erano stati abbandonati.