E' stata inaugurata questa mattina, nella Palazzina Benessere della Questura di Frosinone, la "Green Room", la nuovissima "Sala per l'ascolto protetto" dedicata esclusivamente all'accoglienza delle vittime di violenza, donne e minori in specie. 
Ad illustrare le finalità del progetto sono stati il questore Rosaria Amato, la dottoressa Cristina Pagliarosi (psicologa della Questura frusinate) e, ospite d'eccezione dell'evento, il capo della Polizia Franco Gabrielli.

"Non amo molto i numeri - ha esordito il Questore - e quindi non starò qui ad elencare i casi di donne e minori vittime di violenza in Ciociaria. Mi limiterò a dire che sono sicuramente tanti, troppi. Sì - ha ribadito con il viso rabbuiato la dottoressa Amato - anche in Ciociaria il fenomeno della violenza di genere ha assunto purtroppo dimensioni molto, troppo rilevanti. Il nostro impegno nel contrastarlo è costante e a 360 gradi, ma di strada da fare ce n'è ancora tantissima. Soprattutto perché la violenza su donne e minori, che quasi sempre nasce tra le mura domestiche, ha radici culturali e sociali difficili da estirpare. Noi, però, con tutte le nostre articolazioni ce la stiamo mettendo tutta, ottenendo dei buoni risultati e riuscendo a salvare molte di queste vittime prima che sia troppo tardi. In tale ottica - ha aggiunto il Questore - si inserisce la "Green Room", la Sala per l'ascolto protetto, che oggi inauguriamo (struttura articolata in tre confortevoli locali).
Uno spazio, ricavato volutamente qui, nella Palazzina Benessere della nostra Questura, in cui le vittime di forme di violenza, di qualsiasi tipo si tratti, potranno ricevere assistenza in uno spazio riservato, accogliente, familiare, confortevole, appunto "protetto". E potranno farlo senza più dover passare attraverso uffici dove spesso, visto il contesto territoriale ristretto, c'è il rischio di incontrare persone conosciute e quindi di bloccarsi. Anche perché sappiamo bene che nella fase della denuncia delle violenze conta tantissimo il primo approccio, il primo colloquio, una fase in cui se qualcosa non va bene la denuncia rischia anche di saltare. Ecco quindi la "Green Room" - ha aggiunto Rosaria Amato - nella quale tutto sarà più agevole per le vittime. E dove ad accoglierle ci sarà il nostro staff di persone altamente qualificate, con a capo la nostra psicologa, la dottoressa Pagliarosi".

La parola è quindi passata proprio a quest'ultima: "Innanzitutto voglio ringraziare chi ha realizzato questo importante progetto che ci permetterà di lavorare meglio e di meglio assistere le donne e i minori vittime di episodi di ignobile violenza. Per noi - ha evidenziato la Pagliarosi - si tratta di un ausilio preziosissimo che, ne siamo convinti, aiuterà noi ma, ancora di più, aiuterà coloro che a noi si rivolgeranno". 

Parole di apprezzamento sono quindi giunte dal Capo della Polizia Franco Gabrielli: "Sono particolarmente contento - ha affermato - di quanto fatto qui nella Questura di Frosinone. Un plauso va a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della "Green Room". Un progetto che rientra in un più ampio piano nazionale che finora ha permesso l'apertura di decine di sale come questa in tutta Italia, ed altre ancora se ne stanno per inaugurare a breve. Complimenti davvero a tutti. In una provincia che, seppure inserita in una regione, qual è il Lazio, fra le prime in Italia per tasso di criminalità, può tuttavia vantarsi di essere tra le più "tranquille" nella Penisola e ultima nello stesso Lazio".  

All'evento, in una sala stracolma, hanno presenziato anche, tra gli altri, il vescovo della Diocesi di Frosinone Ambrogio Spreafico, il sindaco del Capoluogo Nicola Ottaviani e il presidente della Provincia Antonio Pompeo