Tomba profanata nella notte al camposanto di Ferentino. Un'azione sacrilega e inqualificabile, quella che si è registrata nel versante alto del cimitero in zona Pareti. Il misfatto è stato perpetrato da ignoti che potrebbero avere scavalcato una delle alte cancellate, se non il muro di cinta per potersi introdurre nell'ultima dimora. In considerazione del fatto che sia finita nel mirino una determinata tomba e nessun'altra, perlomeno così sembra, non è da escludere che possa trattarsi di uno sfregio, di un'azione mirata; meno plausibile l'ipotesi della coincidenza. Si tratterebbe infatti della sepoltura del nonno di uno dei nuovi assessori comunali, nominati poche settimane fa dal sindaco Antonio Pompeo (c'è comprensibile riserbo sul nome).

In questi casi nessuna ipotesi va scartata. Sul fatto indagano le forze dell'ordine. In buona sostanza gli sconosciuti hanno distrutto irrimediabilmente la lapide, probabilmente a colpi di mazza, che chiude la tomba e alcuni vasi con i fiori sarebbero stati rovesciati a terra. È comprensibile l'amarezza, ma forse anche l'ira, dei congiunti del defunto. Ovviamente questi si sono recati nella caserma cittadina dei carabinieri e hanno sporto denuncia contro ignoti. Di conseguenza sono scattate le indagini tese a smascherare gli autori dell'episodio deprecabile.

In merito al fattaccio è intervenuto il consigliere comunale, con delega al cimitero, Pio Riggi che ieri mattina, avendo appreso dell'accaduto, ha commentato: «Sono costernato per il grave atto d'inciviltà. Mi attiverò immediatamente per far si che il camposanto venga messo in sicurezza, con l'installazione delle telecamere». In realtà la presenza dell'impianto di videosorveglianza sarebbe stato sicuramente di aiuto alle forze dell'ordine, che tuttavia in mancanza di telecamere cercheranno eventuali indizi per poter smascherare gli autori del brutto episodio.