Dopo giorni di ricerche, si è spenta la speranza. Il corpo di Matteo Barbieri è stato ritrovato, privo di vita, nel pomeriggio di ieri in un avvallamento su via Braccianese. Accanto al cadavere è stata trovata la sua Honda 500.
Il ragazzo di 19 anni era scomparso a Roma lo scorso 12 luglio, quando aveva lasciato il posto di lavoro, un ristorante alla Balduina, per tornare ad Anguillara, dove condivideva un appartamento con un suo amico. Aveva mandato un messaggio alla sua fidanzatina per dirle "Amore sono appena uscito dal lavoro e sto tornando a casa". Ma a casa, Matteo, non ci è mai arrivato. Da allora erano scattate le ricerche anche di amici e parenti, che hanno battuto palmo a palmo diverse strade e luoghi frequentati dal giovane in cerca di qualche indizio.

Al momento si ipotizzerebbe un incidente stradale ma sono ancora in corso accertamenti. Dai primi rilievi, non risulterebbero coinvolti altri mezzi e dunque si indaga per capire perché il ragazzo sia finito fuori strada con la sua moto. Sarà l'autopsia a chiarire cosa sia accaduto quella notte al giovane Matteo Barbieri. 

Scomparso nel nulla da mercoledì notte. E' da allora che non si hanno più notizie di Matteo Barbieri, romano, 19 anni da compiere, e cameriere in un ristorante della Balduina. E' da allora che familiari ed amici non hanno più notizie del giovane. 

Nella notte tra l'11 e il 12 luglio, dopo aver finito il turno nel ristorante, Matteo ha mandato un messaggio alla sua fidanzata, Diana, dicendole «amore sono appena uscito dal lavoro e sto tornando a casa». Poco prima, ne aveva mandato uno di buonanotte alla mamma. Poi di lui si è persa ogni traccia. Da poco tempo il giovane era andato a vivere con un amico ma quella sera non è rientrato a casa dopo il lavoro. Il mattino seguente la fidanzata ed il coinquilino, preoccupati, hanno avvisato i genitori. Da quel momento per i genitori di Matteo, per la fidanzata e per gli amici sono stati giorni di angoscia e speranza.

Sulla scomparsa del giovane indagano i carabinieri della Compagnia Trionfale. Al momento c'è un unico indizio concreto: il segnale gps del telefonino del diciottenne che fino alle 17.30 di giovedì ha agganciato una cella a una decina di chilometri in linea d'aria dall'abitazione dove vive con l'amico. Anche una telecamera avrebbe ripreso una moto, forse la sua Honda CB 500 Abs targata EL28415, sulla strada per tornare a casa. Il che fa pensare agli inquirenti che Matteo fosse diretto proprio lì ma il perché non ci sia arrivato resta un mistero. Ora i familiari sono disperati ma non smettono di cercare ovunque, ieri hanno anche distribuito dei volantini nella speranza di avere notizie del loro Matteo. La sua scomparsa resta, per ora, avvolta nel mistero.

di: La Redazione