Aveva recintato tutta l'area e dall'esterno si vedevano piante di fagioli e piselli, oltre al mais. Ma all'interno c'era una vera e propria piantagione di marijuana. Oltre 600 piante di varia altezza, e altrettante danneggiate a causa dell'eccessiva irrigazione, in un terreno di duemila mq nel territorio di Gallinaro. È quanto hanno scoperto e sequestrato i carabinieri di San Donato Val di Comino. Arrestato Gioacchino Borrelli, 47 anni, originario di San Giorgio a Cremano, (Napoli) e domiciliato a Settefrati. L'uomo dopo le formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari. L'operazione è stata illustrata ieri mattina al comando provinciale dei carabinieri dal capitano di Sora Valentino Iacovacci e dal maggiore Antonio Lombardi comandante del nucleo investigativo del comando provinciale.

La ricostruzione
Ai militari era giunta voce qualche settimana fa di una possibile attività in quella zona. Hanno avviato, così, tutti gli accertamenti del caso. In diverse occasioni hanno notato un uomo che non era mai stato visto a Gallinaro. Lo hanno identificato, era tra l'altro già noto alle forze dell'ordine per truffa. Gli uomini dell'Arma lo hanno tenuto sotto controllo fin quando non sono arrivati nel luogo dove l'altro ieri hanno fatto irruzione scoprendo l'attività illecita. Stando alle accuse, Borrelli, su quel terreno ereditato dalla famiglia, aveva realizzato un vasto orto. Attorno c'erano frutteti e ortaggi, era ben recintato, con tanto di impianto di irrigazione. Dall'esterno sembrava un terreno ben curato con piante di fagiolini, piselli e tanti altri ortaggi.
Ma all'interno c'era ben altro: un grande quantitativo di piante di marijuana. Piante per le quali, sempre stando alle accuse, Borrelli, aveva pianificato anche la crescita in modo da avere un raccolto spalmato nei diversi periodi dell'anno. I carabinieri avrebbero potuto trovare addirittura oltre mille piante se l'eccessiva irrigazione non ne avesse rovinate 600.
Il peso complessivo della sostanza stupefacente delle piante estirpate è di 154 kg; sostanza stupefacente quasi pronta per essere essiccata e poi immessa sul mercato dello spaccio. Il quantitativo sarebbe almeno raddoppiato se le piante avessero raggiunto la piena maturazione.

Al mercato avrebbero fruttato oltre 200.000 euro. I militari, tutti coordinati dal capitano Iacovacci, il quale ha illustrato ieri mattina l'operazione dei carabinieri di San Donato Val di Comino, hanno quindi sequestrato piante e concimi e arrestato Borrelli. «L'operazione dell'altro ieri -ha detto il maggiore Lombardi- rappresenta l'ennesimo risultato di un impegno ormai costante dei carabinieri nel contrasto alle attività del traffico, dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti».