Oggi l'autopsia sul corpo di Fanel Ragea, 48 anni, il rumeno trovato morto in un pozzo nella zona delle Mole, vicino alla sua abitazione, dopo l'allarme lanciato dalla sorella che non riusciva a contattarlo. Sarà proprio l'autopsia a chiarire le cause del decesso del romeno, da anni residente a Paliano. La salma è stata posta sotto sequestro su disposizione del pubblico ministero di turno dottoressa Barbara Trotta della Procura della Repubblica di Frosinone per ulteriori accertamenti di natura medico legale. Da un primo esame esterno sul posto, non sono state riscontrate tracce di violenza sul corpo.
I carabinieri al comando del maresciallo Damiano Belloni, tutti coordinati dal capitano Camillo Giovanni Meo, hanno avviato tutti gli accertamenti del caso per fare luce sull'accaduto. Per capire se si sia trattato di un incidente, di un gesto estremo o di un omicidio. Oggi, dunque, l'autopsia.

I fatti
Il corpo di Ragea è stato recuperato alle 21.30 di martedì dalla squadra del nucleo provinciale SAF (soccorso speleologico alpino e fluviale). Dopo il ritrovamento dei carabinieri, è stato chiesto, infatti, l'intervento dei vigili del fuoco di Frosinone e Fiuggi.

L'allarme
Era stata la sorella del quarantottenne a denunciare la scomparsa dell'uomo. Da lunedì non aveva più sue notizie. Preoccupata martedì mattina ha contattato i militari della stazione di Paliano.
Immediatamente sono scattate le ricerche, in particolare nelle zone vicino all'abitazione del romeno, al confine con Anagni. E proprio in un pozzo, vicino a una baracca fatiscente, è stato ritrovato il corpo senza vita. I carabinieri, quindi, hanno avviato le indagini. Sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte dell'uomo. Dolore e sconcerto dei familiari, della sorella che aveva lanciato l'allarme e di tutti coloro che conoscevano il rumeno.