Pedopornografia online, reati contro la persona (diffamazione cyberstalking, trattamento illecito di dati personali, sostituzione di persona), attacchi informatici, cybercrime finanziario e cyberterrorismo rappresentano il "campo" in cui operano gli "specialisti" della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

In particolare, a Frosinone, nel primo semestre del 2018, le persone denunciate sono state 70, di cui 35 per aver messo in atto truffe online in danno di ignari acquirenti. A 15 soggetti è stata contestata la diffamazione on line, mentre a 7 il furto d'identità. 5 persone sono state invece deferite all'Autorità Giudiziaria per minacce online. Al riguardo, il responsabile della Sezione del Capoluogo, Ispettore Superiore Marco Rea, evidenzia come molto spesso il cybernauta, è "inconsapevole" di commettere un atto illecito oppure considera molto bassa la possibilità di essere scoperto.

Contro questi reati, invece, gli "esperti", al passo con i tempi e con strumenti tecnologici sempre più sofisticati, "pattugliano" costantemente il web, intercettando condotte criminose e  risalendo, nel contempo, all'identità dell'autore. La Polizia di Stato, pertanto, sensibilizza gli utenti ad un comportamento corretto anche in rete, segnalando tempestivamente eventuali contenuti non appropriati o comunque ritenuti riconducibili a condotte criminose. I poliziotti del web costituiscono ormai un pool specializzato per il contrasto al cybercrime e nella giornata di ieri, 18 luglio, a Roma, si sono svolte le celebrazioni del 20° anniversario dell'istituzione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.