Andavano a lavorare, tutti e tre alla Klopman. Daniele, Gabriele e Laura amici e colleghi. Questa mattina il destino crudele si è preso gioco di loro. Viaggiavano sulla superstrada Sora-Ferentino, in direzione Frosinone, a bordo di una Polo Volkswagen quando all'altezza del Giglio di Veroli, l'auto è sbandata finendo fuori strada contro un muro, prima di fermarsi di traverso su un terrapieno all'esterno della carreggiata. Al volante c'era Gabriele Gemmiti, 27 anni appena e già un grande lavoratore. Originario di Sora. Al suo fianco Laura Coletta mamma di un bimbo e dietro Daniele Baldassini 44 anni che di bimbi a casa ad aspettarlo ne aveva due. I primi automobilisti di passaggio, increduli davanti alla tragica scena, hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto sono arrivate ambulanze, auto medica e forze dell'ordine. Quando i sanitari sono intervenuti, la situazione era drammatica e per Daniele non c'era già più niente da fare. E' stato quindi caricato e portato a Frosinone, la sua salma è in obitorio in attesa dell'autopsia disposta dal magistrato di turno. Gabriele, invece, era cosciente anche se le ferite erano tante e gravi. È stato elitrasportato al Santa Maria Goretti di Latina, i medici si dicono fiduciosi. Miracolata la giovane mamma che, nonostante le ferite e qualche frattura, è ora ricoverata all'ospedale Spaziani di Frosinone. Le sue condizioni sono discrete e in fase di miglioramento. Il compito di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto è affidato in queste ore ai carabinieri della compagnia di Alatri, stazione di Veroli.

Chi era Daniele

Cordoglio e solidarietà alla famiglia del 44enne di Arpino sulla pagina ufficiale della Klopman: ‘Con grande commozione Klopman piange la scomparsa improvvisa del collega Daniele Baldassini. La dirigenza e tutti i colleghi si stringono attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore. Preghiamo per lui e per gli altri due colleghi rimasti feriti nel drammatico incidente.R.I.P. Daniele. Condoglianze alla Famiglia'. Un messaggio condiviso dai tanti colleghi che questa mattina lo aspettavano al lavoro. Daniele era un uomo buono, altruista, un volontario della Protezione civile sempre in prima linea quando c'era da sporcarsi le mani. Giovane padre innamorato dei suoi due bambini e un marito premuroso. La città di Arpino piange la prematura e tragica scomparsa di un altro dei suoi figli, vittima innocente della strada.

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Ancora sangue sulle strade. È di un morto e due feriti, di cui uno molto grave, il drammatico bilancio dell'incidente avvenuto all'alba di questa mattina, poco dopo le 5.30, sulla superstrada  Sora-Ferentino. A perdere la vita è stato Daniele Baldassini di Arpino. Lascia moglie e due figli. Su posto ambulanze, auto medica, Polizia e carabinieri per i rilievi di rito.

Gravi ma stabili le condizioni del 27enne di Sora, Gabriele Gemmiti, elitrasportato al Policlinico Umberto I di Roma. E' stata invece trasportata all'ospedale Spaziani di Frosinone Laura Coletta, 38enne anche lei di Sora figlia del consigliere comunale della città volsca. Non è in pericolo di vita.

I fatti
Tutto è accaduto intorno alle 5.30 di questa mattina. I tre viaggiavano su una Polo Volkswagen, diretti alla Klopman dove lavoravano. Superato il viadotto all'altezza del Giglio di Veroli (qualche metro più avanti dell'autovelox), in direzione Frosinone, il conducente ha perso il controllo del veicolo (sono ancora al vaglio le cause) che si è andato a schiantare contro un muro laterale, finendo poi oltre la carreggiata su un terrapieno. Una scena agghiacciante agli occhi dei primi automobilisti di passaggio che hanno subito allertato il 118, attivando la macchina dei soccorsi. La centrale ha lanciato il codice rosso, sul posto si sono portate 3 ambulanze, un'auto medica, la polizia stradale, i vigili del fuoco di Frosinone e i carabinieri della Compagnia di Alatri. La Polo era ormai ridotta a un groviglio di lamiere, sangue e frammenti di vetro ovunque, difficili le operazioni di messa in sicurezza dei passeggeri. L'unica ancora cosciente, anche se visibilmente sconvolta, la ragazza che è riuscita a liberarsi da sola mettendosi in salvo.

Drammatica la scena: i sanitari hanno subito intuito la gravità dell'accaduto. Tra le lamiere il corpo ormai esanime di Daniele Baldassini. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, si trovava sul sedile posteriore. Estratto dall'auto è stato portato a Frosinone. La salma è ora in obitorio, a disposizione dell'autorità giudiziaria, che deve decidere se far effettuare o meno l'autopsia. Lotta tra la vita e la morte Gabriele Gemmiti, 27 anni, alla guida del veicolo. Ha traumi gravi e i medici della Capitale stanno facendo di tutto per salvarlo. Ferite importanti anche per la ragazza, ricoverata all'ospedale Spaziani. I carabinieri della compagnia di Alatri, stazione di Veroli, stanno lavorando da ore per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e coordinare la viabilità. La Polo dopo gli accertamenti è stata posta sotto sequestro. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato la sbandata, è chiaro però che l'asfalto reso viscido dalla pioggia potrebbe aver contribuito non poco alla tragedia.  Non ci sono stati altri veicoli coinvolti.

Il dramma
La notizia del tragico incidente è subito arrivata a Sora e ad Arpino, dove la vittima e i suoi colleghi sono molto conosciuti. Due comunità sconvolte, una città, Arpino, che piange disperata il povero Daniele. Un ragazzo d'oro, volontario della Protezione civile, marito premuroso e padre esemplare morto mentre si recava sul posto di lavoro. Colleghi, amici e parenti si sono stretti in queste ore attorno al dolore della moglie e dei due bambini ancora piccoli, purtroppo rimasti senza il loro amato papà. 

Disperata operazione chirurgica
Intanto, pochi minuti fa da Latina è giunta la notizia che i medici del Santa Maria Goretti hanno deciso di portare in camera operatoria Gabriele Gemmiti per sottoporlo ad un delicato intervento chirurgico per tentare di risolvere alcune gravi criticità dovute alle ferite riportate nell'incidente e quindi per salvargli la vita. 

di: Alessandra Cinelli

E' Daniele Baldassini la vittima del tragico incidente stradale verificatosi questa mattina poco dopo le 5.30 sulla superstrada Sora-Frosinone, all'altezza dello svincolo del Giglio di Veroli, in direzione Capoluogo. L'uomo, che aveva compiuto 44 anni lo scorso 27 febbraio, era sposato ed aveva due figli piccoli, viaggiava sul sedile posteriore della Polo Volkswagen sulla quale si trovavano anche un ragazzo e una ragazza di Sora. Insieme stavano andando al lavoro, alla Klopman, quando per cause in corso di accertamento il conducente ha perso il controllo del mezzo ed è andato a schiantarsi su un muro laterale. 

Drammatiche le conseguenze dell'urto: la macchina è letteralmente volata via finendo fuori strada e riducendosi ad un ammasso di lamiere. Daniele Baldassini, stando a quanto accertato dai sanitari del 118 giunto sul posto con carabinieri, polizia stradale e vigili del fuoco, è morto sul colpo, tanto devastanti sono state le ferite riportate nello schianto. Il ragazzo di Sora, che probabilmente era alla guida della Polo, ha riportato ferite molto gravi tanto che è stato necessario trasferirlo in eliambulanza in un più attrezzato ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Ferite per fortuna serie ma non gravi per la ragazza che era con loro e che, unica dei tre ad essere stata sbalzata fuori dall'abitacolo, è stata portata in ambulanza al nosocomio Fabrizio Spaziani di Frosinone. 

Ultimati i rilievi per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente, il magistrato ha poi concesso il nulla osta per il trasferimento della salma all'obitorio dello Spaziani del Capoluogo. Nelle prossime ore lo stesso magistrato deciderà se disporre o meno l'autopsia sul corpo del 44enne. 
La notizia della morte di Daniele Baldassini è subito rimbalzata ad Arpino, dove l'uomo era molto conosciuto, suscitando sgomento e dolore. Intanto, si è in ansia per le sorti del ragazzo trasferito a Latina, dove i medici stanno operando per salvargli la vita (di lui e della ragazza, entrambi di Sora, non sono state ancora rese note le generalità).

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di: La Redazione

E' purtroppo diventato tragico il bilancio dell'incidente stradale verificatosi questa mattina poco dopo le 5.30 sulla superstrada Sora-Frosinone, all'altezza dello svincolo del Giglio di Veroli. Uno dei tre passeggeri della Polo Wolswagen, che in un primo momento era stato definito gravissimo ed elitrasportato, in realtà è morto sul colpo nel groviglio di lamiere in cui si è ridotta l'utilitaria su cui viaggiava, sembra come passeggero. Si tratterebbe di un uomo di 44 anni di Arpino, di cui non sono state ancora fornite le generalità. Con lui altre due persone, un ragazzo ed una ragazza entrambi di Sora. Il primo, in condizioni molto critiche, è stato elitrasportato in ospedale al Santa Maria Goretti di Latina in codice rosso e qui sta lottando tra la vita e la morte, mentre la seconda, trovata dai soccorritori sull'asfalto, se la sarebbe cavata con ferite serie ma non al punto da metterne in pericolo la vita: per lei è stato disposto il trasferimento in ambulanza al nosocomio Fabrizio Spaziani del Capoluogo. 

La prima ricostruzione
Tutti e tre si erano svegliati all'alba, come ogni giorno, per recarsi al lavoro presso la Klopman. Viaggiavano sulla stessa auto per risparmiare sulle spese e si erano dati appuntamento per andare insieme al lavoro. Purtroppo, quel posto non l'hanno mai raggiunto. Giunto all'altezza dello svincolo del Giglio, infatti, stando ad una primissima ricostruzione dell'accaduto, il conducente della Polo, che marciava in direzione Frosinone, ha perso il controllo del mezzo, forse anche a causa della strada resa viscida dalla pioggia delle ultime ore ed è andato a schiantarsi sul muro laterale che costeggia la strada. L'auto è volata via subito dopo l'impatto finendo fuori strada e riducendosi ad un ammasso di lamiere. 

Il 44enne di Arpino, che si trovava sul sedile posteriore della macchina, è morto sul colpo e all'arrivo dei sanitari del 118 per lui non c'è stato nulla da fare. Come detto, uno degli altri due, probabilmente il conducente della macchina, è stato elitrasportato a Latina in condizioni gravissime mentre la terza persona, la ragazza, è allo Spaziani con ferite serie ma fortunatamente non in pericolo di vita.

Sul posto carabinieri, Ares 118, polizia stradale e vigili del fuoco di Frosinone che hanno dovuto faticare non poco per farsi strada fra le lamiere della Polo. Effettuati tutti i rilievi da parte dei carabinieri, si è ora in attesa del magistrato che dovrà disporre il da farsi e dare il nulla osta per far portare via il corpo della persona deceduta che in questi momenti è ancora all'interno della macchina incidentata. 

di: La Redazione

Gravissimo indicente sulla superstrada Sora-Frosinone. E' accaduto poco prima delle 6 di questa mattina. Secondo una primissima ricostruzione dei fatti il conducente di una Polo Wolkswagen giunto all'altezza dello svincolo del Giglio di Veroli, marciando in direzione Frosinone, ha perso il controllo del mezzo che è andato a schiantarsi contro un muro laterale proprio mentre si inseriva nello svincolo di uscita, probabilmente per recarsi nel Capoluogo.

Dentro la macchina viaggiavano tre persone, tutti uomini di età compresa, stando alle prime informazioni, tra i 30 e i 40 anni. Sul posto, allertati dagli altri automobilisti di passaggio, si sono subito portati i sanitari del 118, i carabinieri, la polizia stradale e i vigili del fuoco di Frosinone. Questi ultimi hanno dovuto faticare duramente per estrarre i feriti dal groviglio di lamiere in cui si era ridotta la Polo. Drammatica la scena apparsa ai loro occhi, che ha fatto subito intuire la gravità dell'accaduto. Due dei tre feriti sono quindi stati portati in ambulanza all'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone mentre per il terzo, che presentava un quadro clinico gravissimo, è stato necessario l'intervento dell'eliambulanza che lo ha trasportato in un più attrezzato nosocomio di Roma. Qui è giunto in codice rosso e in condizioni definite gravissime, i medici stanno operando con tutte le loro forze per strapparlo alla morte e con loro ci sono le preghiere di familiari e amici. 

Quanto alla dinamica è ancora tutta da chiarire, la polizia ha effettuato tutti i rilievi necessari, ma sembra comunque, non essendo state interessate altre auto, che l'autista dell'utilitaria abbia fatto tutto da solo, forse anche per il fondo stradale reso viscido dalla pioggia della notte e delle ultime ore.

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di: La Redazione