La procura di Latina ricostruirà minuziosamente, eliminando per quanto possibile ogni lacuna temporale, gli ultimi minuti di vita di Sara Francesca Basso, la tredicenne di Frosinone morta dopo un bagno in piscina a Sperlonga lo scorso 11 luglio.
Sarà necessario definire cosa è accaduto dopo il tuffo nella vasca del Grand hotel Virgilio, attorno alle 16.30: la nuotata sul fondo, il contatto della gamba con il bocchettone della piscina, l'eventuale "risucchio", fino al momento in cui il turista americano si accorge della ragazza in difficoltà e si tuffa, tentando invano insieme ad un altro turista di tirarla fuori.
E chiedendo infine di spegnere l'impianto. Quelli sono minuti preziosi. Vanno cristallizzati.

Per questo, i magistrati conferiranno un incarico a dei tecnici, probabilmente degli ingegneri, per avere una riproduzione fedele del frangente in cui Sara Francesca scompare dalla visuale, finisce sul fondo e non torna più in superficie, se non esanime. Risposte si spera arrivino dagli ulteriori esami istologici e clinici disposti sui campioni prelevati dal corpo della bambina. Solo incrociando tutti elementi sarà possibile avvicinarsi alla verità. Le indagini proseguono serrate.
La struttura alberghiera è sotto sequestro.

Probabilmente sarà esaminato l'impianto di ricambio dell'acqua della piscina, come richiesto peraltro dall'avvocato di uno degli indagati, il costruttore dell'impianto. Sarà da capire la potenza dell'aspirazione e se la griglia e il bocchettone sul fondo hanno lavorato a dovere. Perché l'obiettivo degli inquirenti è stabilire se accanto all'annegamento, emerso dai primi risultati dell'autopsia, possano esserci altre concause nella morte della ragazzina. Questo può fare la differenza anche per i quattro indagati per omicidio colposo, i titolari e gestori dell'hotel, il costruttore della piscina e il manutentore dell'impianto. L'annegamento della ragazzina non è stato immediato. I soccorsi in un primo momento avevano dato speranze: la 13enne era stata rianimata, era tornata a respirare. Portata in elicottero all'ospedale "Gemelli" di Roma, è morta dopo diverse ore nel reparto di Terapia intensiva.