Ore due, Piedimonte San Germano. Indisturbato e tranquillo, un profugo saccheggia il cassonetto degli abiti usati. È l'ennesima scena che si consuma tra Cassino e la cittadina sede dello stabilimento Fca. Arrivano di giorno, come pure nel cuore della notte, a bordo della loro bicicletta. Estraggono i panni e li piegano per farne entrare il più possibile nei loro bustoni.

Poi, una volta posizionati sul mezzo a due ruote, ripartono spediti. Spesso in direzione delle cooperative, altre volte verso le case dei centri del Cassinate dove sono alloggiati. Stesso copione sempre. Con quel forte e insistente sospetto che si sia sostanziando chissà qualche business