«Ho altresì avuto rassicurazioni dall'assessore D'Amato che nessun operatore di Frosinone sarà trasferito a Latina». Mauro Buschini, capogruppo regionale del Pd, torna sulla questione dell'accorpamento delle sedi operative del 118 di Frosinone e Latina. Aveva voluto rassicurare dopo un incontro con l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato. Dicendo: «È in atto una semplice riorganizzazione logistica che prevede l'unificazione organizzativa delle centrali operative 118 competenti per i due territori. La semplifico ulteriormente: cambierà soltanto la sede dove si risponderà al telefono». Diversi operatori del 118 di Frosinone hanno immediatamente sottolineato che non è proprio così.

Nicola Figliolia, sindacalista della Uil presso l'Ares 118, rileva: «Intanto da noi ci sono operatori della consolle "dedicati", nel senso che sono specializzati per questo tipo di servizio, che svolgono da anni. Ma, più in generale, un accorpamento del genere andrebbe inevitabilmente a indebolire la centrale di Frosinone. Perché in ta modo si andrebbe a ridurre il centro nevralgico dell'emergenza territoriale. Un sistema del genere non si articola soltanto sui mezzi di soccorso, ma sull'intera attività di coordinamento, di gestione e di organizzazione. Come non pensare, infatti, alla conoscenza del territorio. Non si può pensare che basta guardare una cartina geografica oppure inserire il navigatore. Inoltre l'Ares 118 lavora di squadra e tutti gli operatori gestiscono insieme le richieste di soccorso e gli interventi».

Mauro Buschini argomenta: «Sono assolutamente consapevole della professionalità degli operatori e di come sia necessaria una conoscenza dei territori per garantire il miglior servizio ai cittadini. Le professionalità, infatti, saranno tutte garantite: senza di esse non potrà esserci il giusto coordinamento, così come è già avvenuto per la centrale della provincia di Roma e per quella tra Viterbo e Rieti. Senza l'esperienza e la conoscenza del territorio degli operatori sia di Frosinone che di Latina non si fa nulla. L'Ares è un'unica squadra. Si procederà con lo stesso percorso fatto sulla provincia di Roma verso la centrale unica».
Poi il capogruppo regionale del Partito Democratico aggiunge: «Il servizio nel nostro territorio, e lo ribadisco dopo aver avuto tutte le rassicurazioni del caso dall'assessore regionale alla sanità D'Amato, non sarà assolutamente depotenziato e inizierà un percorso di miglioramento grazie all'ausilio di nuovo personale e nuovi mezzi. Non era mia intenzione entrare in polemica con gli operatori: conosco le loro professionalità e l'importanza del lavoro che quotidianamente svolgono. Questo non è mai stato in discussione. Approfitto, invece, per dire che avrei piacere di partecipare ad una riunione per discutere, in uno spirito collaborativo, nel merito della questione». In settimana dovrebbe esserci un incontro tra Buschini e gli operatori. Ieri sono stati avviati dei contatti.
Intanto però domani alle ore 10 sit in di Fratelli d'Italia e Gioventù Nazionale presso la sede dell'Ares 118 a via Armando Fabi. Ci sarà il senatore Massimo Ruspandini.

In una nota Fratelli d'Italia e Gioventù Nazionale affermano: «La Regione Lazio, guidata dal Pd con Nicola Zingaretti, decide per l'accorpamento delle centrali operative del 118 di Frosinone e Latina, realizzando l'unica centrale nel territorio pontino. L'ennesimo schiaffo al servizio sanitario in provincia di Frosinone, al quale Fratelli d'Italia e Gioventù Nazionale si opporranno fermamente. L'Ares 118 deve restare nella nostra provincia».
Un tema di grande attualità, quindi. E non potrebbe essere altrimenti, considerando l'importanza strategica della sanità nell'ambito delle politiche territoriali.