La Regione Lazio porta a casa un altro successo: la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a tutti i 332 progetti di servizio civile, preventivamente approvati dalla Pisana.
Numeri importanti, se si pensa che queste iniziative saranno un'occasione formativa per ben 2.661 ragazzi. «Una chance di crescita personale e umana che potrà rivelarsi utile nel loro futuro professionale» si legge nella nota della Regione Lazio, che ripercorre quanto già fatto negli ultimi tre anni. Infatti, in questo periodo, il numero degli enti di servizio civile accreditati all'albo di competenza regionale è cresciuto esponenzialmente, raggiungendo le 331 unità, grazie alle quali è stato possibile raggiungere anche località periferiche, luoghi in cui le opportunità per i giovani sono considerate scarse. Si resta ora in attesa del "bando volontari" del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile di prossima pubblicazione, attraverso il quale i giovani potranno valutare i progetti finanziati e scegliere quello più confacente alle proprie attitudini.
«Questo risultato - ha dichiarato l'assessore alle politiche sociali e welfare della Regione Lazio, Alessandra Troncarelli - mi rende particolarmente orgogliosa e soddisfatta del lavoro svolto e dell'impegno mostrato anche dagli uffici regionali che, coadiuvando i soggetti proponenti nella redazione dei progetti, hanno favorito l'ammissibilità e la finanziabilità degli stessi».
Una giornata di successi per l'assessore, che ieri in commissione sanità ha anche parlato dei 23 milioni di euro per abbattere il costo delle tariffe degli asili nido per le famiglie con più bambini, soffermandosi inoltre sul tema della dipendenza dal gioco d'azzardo, su cui è previsto un piano di recupero della patologia da 14,5 milioni di euro, in gran parte finanziato con fondi statali.
In conclusione, Troncarelli ha annunciato quelle che saranno le modifiche alla legge regionale sulle "Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico (Gap)", così da conferire più potere ai comuni per attivare le procedure per incentivare i gestori dei locali a non installare nuove slot machine e centri per il gioco del lotto e a garantirne una distanza minima da luoghi sensibili, come scuole e centri anziani.