Non poteva abbandonare le mura dell'abitazione a Ferentino poiché sottoposto agli arresti domiciliari, invece era in sella a una bicicletta all'aria aperta, davanti all'abitazione, nella parte bassa della città gigliata. E dopo il nuovo arresto dell'uomo, il pandemonio con tre feriti soccorsi dai sanitari del 118 e dell'ospedale: l'arrestato più due carabinieri. L'epilogo dei fatti lunedì pomeriggio.

I militari del Comando stazione dell'Arma di Ferentino, guidati dal maresciallo maggiore Raffaele Alborino, coordinati dal comandante della Compagnia di Anagni, il capitano Giovanni Camillo Meo, nel corso dei servizi di controllo del territorio per prevenire ogni tipo di reato, hanno arrestato un quarantacinquenne di Ferentino, V.L. già noto alle forze dell'ordine, poiché si è reso responsabile prima del reato di evasione e poi di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L'uomo, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia continuati, sarebbe stato per l'appunto rintracciato fuori dalla propria abitazione in sella a una bici.

A quel punto è stato fermato e arrestato per il reato di evasione. Successivamente, dopo il trasferimento in Compagnia per la traduzione del quarantacinquenne in camera di sicurezza, secondo il riscontro dei militari operanti, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcol, questi ha dato in escandescenza scagliandosi contro i militari che lo avevano arrestato poco prima.
È stato però immobilizzato, seppure a fatica, dopo una breve colluttazione, nella quale sono rimasti feriti sia i due uomini in divisa, per loro una prognosi di 5 giorni, per cui sono stati assistiti dal personale del 118 intervenuto sul posto, che l'arrestato. Quest'ultimo anche è stato trasportato nel nosocomio di Frosinone e dopo essere stato visitato dai medici, è stato nuovamente tradotto dai carabinieri nelle camere di sicurezza ad Anagni, in attesa della direttissima disposta dall'autorità giudiziaria.