Rinviato a giudizio L.F., il giovane cepranese che il 24 settembre 2016 era alla guida della Lancia Y coinvolta nel tragico incidente in cui perse la vita il centauro cinquantanovenne Mario Battisti.

L.F., all'epoca ventiduenne, percorreva via Valle Toniche, una strada secondaria e doveva immettersi sulla 82 Valle del Liri. In base alla ricostruzione però non avrebbe dato la precedenza alla moto, una Honda dominator enduro 250, invadendo la carreggiata e causando l'incidente in cui Mario Battisti perse la vita. Di qui il rinvio a giudizio stabilito ieri nell'udienza preliminare dal giudice Mancini. La dinamica dell'incidente, come ha precisato il legale della famiglia Battisti, l'avvocato Roberto D'Auria, è stata ricostruita dopo l'attento esame di rilievi, consulenze tecniche e ricostruzioni. Inoltre, dall'esame autoptico, è emerso che l'esperto motociclista, mentre era alla guida del suo mezzo, non ebbe alcun malore, decedendo a seguito dell'impatto con l'auto.

Dalla ricostruzione tecnica - come ha evidenziato D'Auria - è risultato che il giovane alla guida dell'auto, non avrebbe visto la moto che sopraggiungeva alla sua sinistra, e si sarebbe immesso sulla 82 Valle del Liri, invadendo la carreggiata per poi urtare la moto tornando indietro sulla linea dello stop, come rilevato dalla polizia stradale. Con la chiusura delle indagini dell'11 aprile 2017 L.F. fu indagato essendosi immesso senza aver dato la precedenza alla moto e avendo causato il decesso di Mario Battisti. Nell'udienza preliminare, fissata per il 7 febbraio 2018, e rinviata a ieri, il giudice Mancini ha disposto il rinvio a giudizio per L.F.