Niente sorprese questa volta, a differenza di quanto era accaduto a febbraio con la richiesta delle difese di trasferire il processo in altra sede, istanza poi respinta dalla Cassazione: il gup del Tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante ha rinviato a giudizio tutti e quattro gli imputati per l'omicidio del ventenne di Tecchiena di Alatri Emanuele Morganti.

Nessuno dei quattro imputati Franco e Mario Castagnacci, Paolo Palmisani (tutti e tre di Alatri, i primi due padre e figlio) e Michel Fortuna (di Frosinone) ha optato per il rito abbreviato. Il pubblico ministero Vittorio Misiti, supportato dal procuratore Giuseppe De Falco, si è limitato a chiedere il rinvio a giudizio dei quattro cui viene contestato l'omicidio volontario, aggravato dai futili motivi. Istanza come detto accolta dal Gup. La prima udienza del processo si svolgerà il prossimo 19 settembre.

La ricostruzione
Emanuele Morganti è stato ucciso di botte, la sera del 24 marzo 2017, quando, in compagnia di altre due coppie di amici, si era recato al Miro music club, situato in piazza Regina Margherita di Alatri e da quella maledetta sera inesorabilmente chiuso. Lì venne prima allontanato dai buttafuori e, una volta all'esterno, fatto oggetto, in tre momenti e in tre luoghi distinti tra la piazza e via dei Vineri, di un violentissimo pestaggio che non gli ha lasciato scampo. A seguito dell'ultimo colpo, Emanuele ha sbattuto sul montante di una Skoda per non rialzarsi più da terra. Morirà il 26 marzo a Roma dove era stato portato in un disperato tentativo di salvargli la vita.