Giunge all'inevitabile epilogo "l'avventura illegale" di un 26enne rumeno, residente a Patrica. E' stato infatti fermato ieri, dai carabinieri di Frosinone in collaborazione con gli uomini di Ceccano e Supino, Olaru Alexander, riconosciuto come indiziato di diversi delitti. "Furto aggravato" è la macchia che i militari contestano al giovane, accusato di almeno quattro episodi: l'eclatante colpo avvenuto nel bar-area di servizio "Italiana Petroli", a Ceccano, quando un furgone rubato fu usato come ariete per sfondare l'ingresso e poi fu dato alle fiamme; nell'occasione furono trafugate due solt machine e un cambiamonete con al suo interno circa 3mila euro in contanti; un secondo colpo fu effettuato nella profumeria "Dieffe" di Ceccano, quando ignoti forzarono la porta di ingresso e rubarono materiale per circa 10mila euro; sempre a Ceccano, l'uomo si sarebbe reso responsabile anche del blitz alla ditta "Auto Forinture Tiberi srl", dove attraverso lo stesso modus operandi, sarebbe riuscito a portare via un bottino di 300 euro in contanti, due computer e altro materiale hardware; l'ultimo episodio di cui è accusato è invece un tentato furto ai danni del bar tabacchi area di servizio "Veroli Est", quando il "solito" furgone rubato fu usato nuovamente per aprirsi il varco d'ingresso; quella volta, però, agli ignoti denunciati andò male, messi in fuga dal sistema d'allarme. Le serrate indagini condotte dai militari hanno dunque consentito di rintracciare e fermare Olaru Alexander, resosi nel frattempo irreperibile dal 19 giugno. Il ragazzo è stato sorpreso a Supino mentre viaggiava a bordo di un'Audi A4 Avant di proprietà e condotta da connazionali. Attualmente si trova in stato di fermo presso la propria abitazione, così come disposto dall'autorità giudiziaria.