Un container quasi irraggiungile, un quantitativo enorme di marijuana, sistemi di areazione, bilancino, forbici e... armi.
E lo spaccio a Cassino è ben servito.
Un "bunker" della droga scovato a Caira grazie a fiuto e strategia da parte degli uomini della polizia di Stato in un luogo impenetrabile, nascosto al mondo, in piena campagna, dove una coppia tagliava i fiori di droga e li imbustava.
È la nuova e brillante operazione del Commissariato di Cassino guidato dal neo dirigente Mascia che ha permesso di scoprire una galassia sperduta nelle campagne dove si lavorava nel silenzio.
E di arrestare due giovani.
L'operazione è scattata ieri pomeriggio quando gli agenti hanno iniziato a percorrere quelle piste fino a scovare il nascondiglio.
Un container dove c'erano diverse piante di marijuana nei vasi, circa 600 grammi di "fiori", bustine per il confezionamento, forbici e armi.
Sì, c'era anche una pistola completa di caricatore e un fucile a canne mozze (risultato rubato)
Funzionanti... chiaramente! Termosifoni, lampade, impianto di areazione e fertilizzanti: tutto era pensato per tenere nel miglior stato possibile le piante e raccogliere i fiori da imbustare.
E da rivendere.
Insospettabili i due: le manette sono scattate ai polsi di entrambi, di 28 e 29 anni di Cassino, esperti e abili.
Tanto da far invidia al più navigato "pollice verde".
Per loro le contestazioni sono produzione di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi alterate e ricettazione di armi.