Smurano una cassaforte e se la portano via a spalla, utilizzando una scala a pioli. Furto all'Arsenio Lupin a Cervaro, in zona Foresta. Nella notte una banda entra in azione, ben sapendo dell'assenza del proprietario, e racimola un bottino da almeno 30.000 euro.

In base a una prima ricostruzione dei fatti affidata ai carabinieri della Compagnia di Cassino coordinata dal capitano Mastromanno, agli ordini del colonnello Cagnazzo i ladri avrebbero calcolato tutto al millimetro cercando di portare a casa un buon risultato, quasi senza rischi. Così, certi dell'assenza dei proprietari della villetta, sono riusciti ad entrare all'interno dell'abitazione al primo piano grazie (o così hanno voluto far intendere) a una scala. Quindi hanno smurato la cassaforte da circa due quintali (non ancorata) e l'hanno portata fuori facendola scivolare sulle scale interne, fino all'uscita. Un'operazione di certo non facile che ha richiesto grande prestanza fisica ma rapida e pulita. E che ha permesso ai malintenzionati di portare via circa 30.000 euro tra titoli, preziosi e monili in oro. A rendersi conto dell'ammanco gli stessi proprietari che erano fuori da circa tre giorni: al loro rientro l'amara sorpresa.

Immediato l'arrivo sul posto dei militari della locale Stazione, che hanno fatto un primo sopralluogo rinvenendo la scala ancora poggiata al muro. Una volta all'interno, hanno notato le strisce lasciate a terra dalla cassaforte, potendo così ricostruire con maggiore esattezza come i malintenzionati abbiano agito.
Due gli elementi su cui si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti: su come abbiano fatto i ladri a entrare con tutta l'attrezzatura necessaria a prelevare la cassaforte proprio nei giorni in cui i proprietari erano fuori. È stata mera fortuna? O dovevano avere dettagliate informazioni sulle abitudini dei padroni di casa? Non solo. I ladri dovevano avere contezza della presenza della cassaforte e della sua esatta collocazione, tanto da raggiungere subito il primo piano, mirando a un unico obiettivo. La presenza di un basista appare, comunque, quasi scontata.

Immediata la reazione dei residenti della zona che si stanno riorganizzando per effettuare controlli fai-da-te, grazie anche a gruppi WhatsApp, per poter segnalare in modo tempestivo strane presenze alle forze dell'ordine. Già era accaduto alcuni mesi fa in zona Santa Lucia. Ora la scena si ripete.