Veleni sepolti e bombe ambientali, la Consulta fa il punto e decide che la mera analisi dei problemi non basta. Per questo mette nero su bianco i problemi e le proposte, prima fra tutte quella di coinvolgere la politica regionale chiedendo appositi incontri con i rappresentati in grado di recepire le gravi criticità. La lotta per la salvaguardia ambientale e per la salute dei cittadini non deve avere declinazioni partitiche, ma non è possibile risolvere i problemi esistenti con la sola - per quanto immensa - forza dei volontari. Così in programma sono stati valutati prossimi (anzi imminenti) incontri con le istituzioni non solo locali, ma anche regionali.

Primo punto all'ordine del giorno durante il vertice della Consulta che si è tenuta ieri, i continui roghi illegali che dal centro alle periferie non smettono di rilasciare sostanze dannose (forse tossiche?) nell'aria. L'assessore al ramo, Dana Tauwinkelova, ha ascoltato le proposte di tutti gli attivisti ribadendo l'essenziale lavoro di prevenzione. Così da domani la nuova ordinanza anti-roghi sarà ancora più incisiva. Ma il problema è culturale e senza la sensibilizzazione della cittadinanza la battaglia è impari: utile cercare il coinvolgimento delle scuole, oltre che delle famiglie. Le idee ci sono, nonostante le risorse siano davvero esigue.

Secondo punto all'ordine del giorno: Nocione, finito ormai in almeno tre inchieste, l'ultima ancora aperta. Sarà per questo che, oltre a un incontro che l'assessore intende chiedere al procuratore, si può soltanto restare in arresa degli scavi della Finanza. Attesi a giorni: uno sviluppo importante per capire, dopo vent'anni, cosa sia stato sepolto in quella zona ormai tristemente nota per l'alta incidenza di forme tumorali. Sul fieno tagliato e usato per gli animali, però, la questione è di altra natura e gli animi si accendono così come per i campi, tra Cassino e Sant'Elia, coltivati accanto alle acque rosse. Una situazione da monitorare. Per questo alla prossima Consulta verrà invitato anche il sindaco di Sant'Elia e ancora i carabinieri forestali che potrebbero offrire un prezioso contributo.