Ora il caso Neve approda in Procura. Sindaco di Cervaro, tecnico e azienda convenzionata con il Comune: sono questi i destinatari di una denuncia depositata da Animalisti Italiani Onlus alla Procura della Repubblica di Frosinone. L'associazione guidata da Walter Caporale li accusa di non aver fatto nulla per evitare che qualcuno uccidesse Neve, il meticcio beige ritrovato cadavere a maggio in una località Cese a Cervaro. Le circostanze della morte sono ignote, ma Animalisti Italiani Onlus ha una certezza: nessuno ha fatto nulla per impedirla. Né il sindaco, né il tecnico, né la cooperativa convenzionata con il Comune di Cervaro per l'accalappiamento degli animali randagi.

Nella denuncia, presentata dal vicepresidente Riccardo Manca con la collaborazione dell'avvocato Rosaria Loprete, vengono ripercorse le tappe della vicenda, più e più volte descritte, dato l'attaccamento dei residenti al randagio. Sono gli abitanti della zona Pastenelle ad occuparsene e il meticcio li ricompensa con altrettanto amore. Lo hanno raccontato alcuni di loro al megafono durante la manifestazione in piazza Casaburi.
Poi la presenza del cane randagio viene segnalata. Il Comune ne richiede la cattura ma non arriverà mai nella struttura convenzionata. La carcassa viene ritrovata il 13 maggio da un cittadino a passeggio sulla strada provinciale che da Cervaro porta a Viticuso. Da quel momento in poi, Comune e cooperativa si rimpallano le colpe. Come viene evidenziato nella denuncia, Animalisti Italiani Onlus imputa al primo cittadino di Cervaro la responsabilità per l'omessa protezione di Neve: il Sindaco, si legge, "è il garante del benessere degli animali presenti nel proprio territorio".

Dice Riccardo Manca: "Siamo esterrefatti per ciò che è accaduto a Neve. E ogni volta si rinnova il dolore per la morte di una creatura innocente. Un dolore che si confonde con la rabbia per non averla potuta salvare".
Poi aggiunge Manca: "Animalisti Italiani Onlus andrà in fondo a questa storia, fino a che non verranno individuati i responsabili della sua morte. Ricordiamo che i Comuni, e nello specifico i sindaci, sono direttamente responsabili degli animali presenti sul territorio. Neve è stato trovato morto dopo essere stato accalappiato, la follia di qualcuno ha spezzato la vita di un radioso diamante. La vicenda di Neve riporta prepotentemente alla ribalta la necessità di inasprire pesantemente le pene attualmente previste per chi maltratta o uccide gli animali. È un cavallo di battaglia della nostra associazione, non vogliamo più assistere impotenti di fronte alla morte dei vari Angelo, Pilù, Spike, Nerina, Snoopy, e ora Neve, e tanti altri purtroppo. Ed è solo attraverso il rispetto della vita dei più deboli che contribuiremo a rendere migliore questo mondo. La pace non è soltanto l'assenza di guerra, è la presenza di giustizia. Arrivederci Neve".