Creare un "parco canile sanitario rifugio" per contrastare il fenomeno dell'abbandono degli animali. È il progetto su cui sta lavorando già da tempo il vicesindaco di Pontecorvo, Nadia Belli, e che ora arriva alla fase di svolta con la pubblicazione dell'avviso pubblico.

Un progetto ambizioso che permetterà di dare risposte a una situazione di forte criticità che affligge proprio la città fluviale. Il randagismo è una problematica evidenziata in più occasioni da molte associazioni di volontariato che prestano soccorso a cani abbandonati. Per questo motivo il vicesindaco Belli ha lavorato al progetto per la creazione del parco-rifugio.
Una struttura che il palazzo municipale è intenzionato a realizzare e gestire attraverso una delle procedure di partecipazione pubblico-privato previsto dalle normative vigenti: un canile che sorgerà su un terreno di proprietà del Comune, che si trova in località San Paride.

Nei giorni scorsi è stato pubblicato l'avviso per raccogliere manifestazioni di interesse di coloro che vogliono aderire alla realizzazione del progetto. Il canile sanitario dovrà prevedere la creazione di box per l'ospedalizzazione degli animali e un rifugio che consenta ricovero, mantenimento e custodia di un numero di cani in rapporto ai metri quadrati dell'area di San Paride.
Inoltre la realizzazione dell'intera struttura dovrà essere a cura (e a carico) del promotore che verrà individuato attraverso le procedure previste dalla legge.

Per coloro che sono interessati sarà possibile presentare domanda entro 30 giorni dalla pubblicazione sull'albo online. Questa procedura porterà benefici per i cani abbandonati ma anche per le casse comunali. Annualmente il Palazzo municipale è costretto a sostenere costi per circa 20.000 euro che, se nascerà il canile, saranno completamente azzerati.
«Spetta ai Comuni assicurare il ricovero, la custodia, il benessere degli animali, il loro mantenimento gli interventi di primo soccorso emergenze-urgenze e le relative spese – hanno affermato in una nota congiunta il sindaco Anselmo Rotondo e il vicesindaco Nadia Belli Ebbene allora vogliamo esercitare questa competenza al meglio. Mai nessuno ci ha messo le mani.
In questo settore abbiamo trovato una situazione arida e priva di organizzazione, per questo, dopo i vari incontro con chi, volontariamente, si occupa della tutela degli animali abbandonati, abbiamo deciso di creare la struttura. Invitiamo gli interessati a farsi avanti»