Questioni ereditarie e problemi legati a confini terrieri. Sono queste le micce che hanno acceso una discussione così intensa da trasformarsi in violenza: una rissa tra parenti, degenerata in pochi minuti, finita con cinque persone in ospedale, tutte denunciate. Le questioni alla base dell'alterco non erano certamente nuove: vecchie ruggini. Ben sedimentate.
Sarà per questo che quando, per l'ennesima volta, le ben note situazioni sono tornate a infiammare gli animi, la rabbia era ormai incontenibile. I parenti, residenti in alcune abitazioni contigue, non hanno più fatto prevalere la ragione. E all'interno del cortile di una delle case a schiera, poco dopo le 19.30, è scoppiato il parapiglia. Sarebbe stato proprio uno dei coinvolti, nel bel mezzo della colluttazione, a chiamare i carabinieri.

L'intervento dell'Arma
Insulti, urla e spintoni. Un preludio niente male a cui hanno fatto seguito botte da orbi e graffi. La questione ereditaria è divenuta preminente, offuscando le menti di chi un tempo aveva passato pranzi di Natale e compleanni felici, tutti insieme. Le spartizioni patrimoniali e persino alcune polemiche su confini di appezzamenti terrieri in comune hanno cancellato ogni affetto e ogni ricordo, divorati dal rancore. Il resto è stato soltanto una conseguenza meccanica dell'azzeramento di antichi legami, messi in discussione da ormai cinque anni.
Le questioni che, infatti, hanno spinto i parenti ad arrivare alle mani erano nate nel 2013 ma fino a ieri, almeno, era stato evitato lo scontro fisico.
Quando l'aggressività ha preso il sopravvento, uno dei coinvolti ha deciso di rompere gli indugi e chiamare i carabinieri della locale Stazione, coordinata dal maresciallo Sergio Parrillo, della Compagnia di Pontecorvo, agli ordini del capitano Tamara Nicolai. I militari hanno subito sedato gli animi, riportando alla ragione i più esagitati e cercando di stabilire cosa fosse accaduto.
Mentre un'ambulanza del 118 era stata allertata per soccorrere i feriti.

Accertate le cause della violenza, i cinque sono stati denunciati per rissa. Nei guai sono finiti un uomo di 78 anni, uno di 45, uno di 39, una donna di 31 anni e un quarantenne già noto per lesioni, ingiurie, minaccia e maltrattamenti in famiglia. In fase di ricostruzione, invece, l'esatta dinamica dell'accaduto. I coinvolti sono finiti tutti in ospedale: se la caveranno con una prognosi di 10 giorni.