Tutti vogliono andare nel carcere di Frosinone. Nemmeno fosse il Grand hotel, ma una casa di pena. Dopo l'evaso che da Nola ha lasciato gli arresti domiciliari senza autorizzazione, dopo aver litigato con la madre, nella speranza di venir recluso nella casa circondariale di Frosinone, un altro campano ha deciso di costituirsi direttamente nel capoluogo ciociaro.
Si tratta di Nicola Corvino, 55 anni, di Casal di Principe (in provincia di Caserta).

Martedì mattina, infatti, i carabinieri della stazione capoluogo, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Napoli lo scorso 1° giugno, hanno arrestato il 55enne originario di Casale. Le accuse mosse nei confronti dell'uomo sono di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere, estorsione, usura, ricettazione, riciclaggio, porto e detenzione abusiva di armi, per le quali dovrà espiare una pena di sei anni e quattro mesi di reclusione per fatti verificatisi a Napoli nel 2009.

Corvino, già sottoposto ad obbligo di firma, secondo le accuse, appartiene al clan "Schiavone" operante a Casal di Principe ed è soprannominato "O' Calabriciello". L'uomo si è costituito a Frosinone, presentandosi direttamente al comando provinciale dei carabinieri. Una volta accertate le generalità e compiute le verifiche di rito, l'arrestato è stato accompagnato nella casa circondariale di Frosinone per iniziare a scontare la pena detentiva. Bisognerà capire ora se, a differenza del nolano, sarà rimandato a casa, in Campania, o resterà in Ciociaria a scontare la pena.