L'acqua non c'è e la gente è esasperata. In questi ultimi giorni, complice anche l'assenza delle piogge e con l'arrivo del primo vero caldo, per molti cittadini di Sora che vivono di agricoltura e del lavoro nei campi la situazione si è fatta veramente difficile. Tanto che lo sconforto dilaga.
«Da più di una settimana non possiamo irrigare i campi perché non abbiamo acqua - spiega con grande preoccupazione la signora Rosina, che abita in località Vicenne - Neanche l'acqua piovana riusciamo a raccogliere per avere una benché minima riserva perché sembra una triste fatalità , ma questi terreni non riescono ad essere bagnati. Ho una famiglia da sostenere e lavorare la terra ci aiuta a mettere prodotti di cui conosciamo la provenienza sulla tavola. Ma le piante si stanno seccando. Non è possibile vedere andare perso il lavoro di molti mesi, ma anche la spesa economica andata in fumo: i semi hanno un costo, la manutenzione e l'acquisto dei mezzi agricoli anche. Non è mai successo che dal consorzio della Conca venisse meno la possibilità di irrigare per così tanto tempo».

E se la signora Rosina si augura di vedere sgorgare al più presto l'acqua per poter innaffiare il suo appezzamento di terra, il suo vicino di casa Massimo vuole vederci chiaro. «Quanto accade è veramente scandaloso - sbotta l'uomo ricordando la vicenda dei liquami affiorati a ridosso della diga di Valfrancesca che hanno indotto il consorzio a interrompere l'erogazione, poi ripristinata - Non possiamo avere paura di irrigare i campi con acqua inquinata. Certo è che l'attesa sta diventato troppo lunga, ma vogliamo che vengano fatti accertamenti prima che venga riattivato il flusso idrico».
Dal Comune il sindaco De Donatis si dice pronto a vigilare su quanto sta accadendo. «Sto aspettando i dati dei prelievi effettuati dall'Arpa - spiega - Non escludo la possibilità di una denuncia contro ignoti per il grave danno ambientale».