Chiede i soldi per comprare qualche dose. Chiede 50, anzi 100 euro. Le pretende. Il padre, la madre e la sorella - tutti in casa a quell'ora - non abboccano. Non vogliono aiutarla in questo duro percorso che sanno bene dove conduce. E le negano il denaro. Ai rifiuti, netti, scatta la violenza: afferra un coltellaccio e prova a intimorirli. Vuole quei soldi, pochi o tanti che siano, per poter acquistare un po' di droga. Ma neppure la violenza basta a far abbassare le difese di genitori e sorella: la sua famiglia le vuole bene. Si oppone e chiama i carabinieri.
Quelle parole brutali, quelle minacce di morte per avere qualche spicciolo, sono sembrate un macigno ai genitori che sapevano della sua dipendenza, ma che certamente non pensavano potesse spingerla a tanto. L'arrivo dei carabinieri della Compagnia di Cassino - agli ordini del capitano Mastromanno - poco dopo le 23 di lunedì, ha portato all'arresto della quarantaquattrenne già nota per danneggiamento, rapina e reati connessi agli stupefacenti. Complesse le attività necessarie a bloccare la quarantaquattrenne, ormai fuori di sé.
Solo l'opera di convincimento dell'Arma e una preparazione non indifferente dei militari intervenuti ha permesso di evitare il peggio, scongiurando sia possibili fendenti ai familiari presenti o agli stessi operanti, sia gesti di autolesionismo. La donna, riportata alla calma, è stata trasferita nel carcere di Roma Rebibbia con l'accusa di tentata estorsione continuata e aggravata. Il coltellaccio da cucina, usato nei momenti di massima esasperazione e violenza, è stato sottoposto a sequestro.