La ex Polveriera ancora al centro dell'attenzione, con i carabinieri che hanno denunciato un imprenditore agricolo per una serie di reati. Sabato scorso, subito dopo la deposizione della corona al Monumento ai Caduti, gli uomini del Comando Stazione anagnino non hanno avuto tempo di brindare al Tricolore, che si sono dovuti allontanare per una incombenza che fa onore all'Arma ed a chi la rappresenta.

Si sono recati sul sito della ex Polveriera, infatti, il luogotenente Massimo Crescenzi ed i suoi sottoposti ed hanno colto sul fatto un uomo il quale, utilizzando potenti mezzi agricoli, era intento a tagliare il fieno sui terreni di proprietà comunale.
Il motivo, era chiaramente quello di produrre dei balloni con i quali alimentare il bestiame dell'azienda di famiglia.
In merito all'accesso sulla proprietà di terzi, l'uomo avrebbe dichiarato di non essere in possesso di autorizzazione, e di essere entrato abbassando la vecchia rete di recinzione.

I prati ed il resto della vasta area, circa 187 ettari, non possono essere utilizzati per la produzione di foraggio in quanto, non essendo la zona bonificata, non c'è garanzia alcuna sulla salubrità del prodotto. Sono anni, anzi decenni, che qualcuno coltiva quei terreni all'insaputa, almeno questa la versione ufficiale, del comune di Anagni.

Esclusa una breve parentesi; alcuni anni durante i quali il comune concesse parte dei terreni a seguito di bando; viene da chiedersi, a questo punto, chi abbia autorizzato tale pratica sotto l'aspetto ambientale e normativo. I carabinieri di Anagni si stanno facendo apprezzare per meritorie attività a tutela dell'ambiente e del territorio, che oltre a meritare plauso ed ammirazione provocano talvolta domande meritevoli di risposte: in oltre vent'anni nessuno si è accorto che alcune industrie erano prive di impianto di smaltimento, e che qualcuno realizzava centinaia di balloni di fieno dalla Polveriera?