Rifiuti "gitanti" sono arrivati a Piedimonte San Germano dalla provincia di Latina. Multa esemplare e obbligo di ripulire la discarica abusiva che aveva creato per un uomo di Santi Cosma e Damiano che ha pensato di liberarsi degli avanzi della sua cantina accumulandoli nella frazione di Ruscito del comune di Piedimonte, a pochi chilometri dalla Casilina.
A trovare la discarica di rifiuti abbandonati gli uomini della polizia provinciale di Cassino, comandati dal capitano Pietro D'Aguanno. Gli ispettori della provinciale - l'ispettore capo Luigi Cerro, l'ispettore superiore scelto Severino Fragnoli e Tommaso Tedeschi - hanno scovato le tracce giuste che li hanno portati dritti al domicilio di un uomo di Santi Cosma e Damiano. Dopo accurate indagini, l'uomo si è presentato ieri negli uffici della polizia provinciale per ricevere la notifica della sanzione. Dovrà pagare 600 euro e ripristinare i luoghi danneggiati, quindi smaltire adeguatamente i rifiuti abbandonati: carta, qualche pezzo di plastica, calcinacci e altra immondizia.

Contrasto costante
Continua dunque incessantemente il contrasto all'abbandono selvaggio dei rifiuti da parte del personale della polizia provinciale di Cassino. Non risalgono a molto tempo fa operazioni che hanno portato all'individuazione di altri trasgressori sorpresi ad abbandonare rifiuti nelle campagne di Piedimonte S. Germano, Aquino e Pignataro Interamna.
Si ricorderà l'uomo che ha abbandonato i resti di carte e documenti vecchi in via Macerone, nel comune di Piedimonte San Germano, all'incrocio con le Valli di Aquino. "Tradito" dalla dieta che ha messo in bella vista il suo nome e cognome davanti agli agenti della Provinciale. Il trasgressore ha subito lo stesso trattamento: multa di 600 euro e bonifica. Rifiuti abbandonati nelle stesse circostanze sono stati trovati anche nei comuni di Sant'Elia Fiumerapido, Cassino e ancora a Pignataro Interamna.
Anche in questi casi, bollette e lettere hanno permesso di individuare gli autori del reato di abbandono dei rifiuti solidi urbani, che sono stati raggiunti da sanzioni amministrative e dall'ordine di bonificare i luoghi inquinati. Ogni attività di repressione rischia di essere, però, vanificata dai comportamenti incivili dei cittadini.
In tutte le operazioni, gli uomini della polizia provinciale di Cassino hanno constatato che si trattava di rifiuti non pericolosi, per questo tutto lascerebbe pensare che l'obiettivo fosse proprio quello di aggirare la raccolta differenziata dei rifiuti.