Il fiume Liri è sotto attacco. Lo pensano i cittadini di Sora in questi giorni di grande allarme per le condizioni del fiume. La situazione è degenerata all'inizio della scorsa settimana e si è protratta prendendo una pessima piega: basti pensare ai pesci morti che, in grande quantità, sono affiorati tra venerdì e sabato lungo il fiume, divenuto limaccioso e maleodorante.
Il tutto dopo la riapertura della diga di Valfrancesca dove nei giorni scorsi si era accumulata una massa putrida di liquami di provenienza sconosciuta.
Mentre si attendono i risultati delle analisi sui prelievi effettuati lunedì scorso dai tecnici dell'Arpa Lazio, il sindaco Roberto De Donatis ha annunciato che oggi stesso si attiverà per programmare un incontro con tutti i suoi colleghi del comuni bagnati dal Liri per stilare un protocollo e stabilire insieme che fare per proteggere il fiume da questo tipo di disastri ambientali.
Il consigliere dei Cinque stelle Fabrizio Pintori si è detto pronto a chiedere gli enti competenti di fare chiarezza su quanto accaduto. «Le immagini di questi giorni descrivono un fiume in condizioni critiche, l'acqua è passata dal suo caratteristico colore verde al marrone-grigiastro -dice Pintori- Il M5s di Sora chiederà al portavoce in Regione Loreto Marcelli e ai portavoce in Parlamento di presentare delle interrogazioni per fare chiarezza e per verificare se esiste un'eventuale correlazione tra la riapertura della diga di Valfrancesca e il colore delle acque del fiume e in quale modo la cittadinanza è stata informata dei risultati delle analisi dell'acqua prima della riapertura dello sbarramento di Valfrancesca».