Sono entrati nell'abitazione di due anziani intorno alle 3 della notte. E sono riusciti a portare via un bottino di tutto rispetto, che si aggira sui 7.000 euro. Per fortuna, i coniugi ultraottantenni non hanno avvertito nulla e si sono resi conto del raid solo ieri mattina quando si sono svegliati.
L'episodio è avvenuto a Cassino, in via Vagni, una zona piuttosto centrale. I ladri, stando a una prima ricostruzione dei fatti, hanno forzato la porta d'ingresso e hanno fatto razzia di soldi (tutti i risparmi presenti in casa) e dei preziosi, ricordi di una vita. Circa 5.000 euro in denaro e oltre 1.000 euro in oggetti d'oro. Immediato l'arrivo sul posto dei carabinieri della Compagnia di Cassino, che hanno effettuato i rilievi del caso e avviate mirate indagini.
L'allerta resta alta, anche perché l'ultimo colpo, in ordine di tempo, è avvenuto soltanto due giorni prima: anzi, un doppio colpo. Uno a Cassino (in pieno giorno) ai danni di un supermarket del centro dove è stato portato via l'incasso durante la pausa pranzo. E a Piedimonte. Nel mirino pure le zone di campagna della città martire dove l'attenzione resta massima.
Nei giorni scorsi, infatti, ben quattro le case "visitate" dai ladri a cavallo tra Cassino e Piedimonte: i malviventi sono riusciti a entrare e a rubare denaro e preziosi; in territorio pedemontano è stata portata via anche una Mercedes poi ritrovata dopo qualche giorno, forse utilizzata come "furgone" per portare via la refurtiva.
Raid che avvengono spesso a ridosso della tratta autostradale in particolare in zona San Nicola dove i malviventi vengono "scaricati" per poi entrare in azione.
Una situazione tale da rendere necessario l'incontro persino tra il sindaco di Piedimonte San Germano, cittadini e i carabinieri.
«Stiamo continuando a investire sulla sicurezza con l'installazione delle telecamere -ha sottolineato il sindaco Ferdinandi, promotore dell'incontro- È fondamentale il coinvolgimento della cittadinanza». Non solo gli amministratori, anche i cittadini e soprattutto i comitati sono scesi in trincea: «Proporre iniziative sociali o di aggregazione è alla base di tutto: sono il primo punto di confronto -ha commentato Vizzaccaro del comitato Solfegna Cantoni- per poter interloquire con le forze dell'ordine, dopo un nostro necessario confronto. Siamo noi le prime sentinelle del territorio».