Notte "giovane", anche stavolta, in piazza Labriola. Notte ad alta tensione per una rissa scoppiata a pochi minuti dalle tre. È la vigilia del sabato e della festività del 2 giugno, così la piazza è ancora discretamente "abitata" nonostante sia tardi. In contemporanea e accanto al popolo della notte che ama divertirsi in un ritaglio urbano straordinario e accogliente, ci sono le forze dell'ordine in giro già da ore. Sono proprio le tre quando una pattuglia dei carabinieri si ritrova esattamente nel parcheggio vicino ai portici per avviare le verifiche anche in quella zona.

Passano neppure due, tre minuti e si sente il finimondo. Viene dato l'allarme: alcuni ragazzi si stanno picchiando. Pesantemente. Sono a metà piazza. Si sentono urla e strepiti. Immediatamente i carabinieri della stazione di Picinisco, impegnati nei servizi del sabato sera insieme al Norm della compagnia di Cassino, si precipitano. Un intervento fondamentale, decisivo per evitare che la situazione possa avere chissà quali conseguenze. Anche alcune ragazze sono a pochi passi dalla mischia e stanno gridando, con tutte le loro forze, "smettetela", "fermatevi".
C'è chi si picchia e chi prova a dividere. Ma è una scena difficile da decifrare. Due di loro vengono accompagnati alle auto, fuori da quella bolgia. Sangue in volto, magliette strappate e nervi ancora tesi. E, infatti, tra i ragazzi si riaccende la scintilla. Parole pesanti, una dietro l'altra, e riesplode il parapiglia.
I due fermati, ancora furiosi, oppongono resistenza ai carabinieri tentando di divincolarsi per colpirsi ancora con pugni e calci fino a che vengono - di nuovo - energicamente bloccati e posti in sicurezza.

Si tratta di un trentatreenne di Cassino e di un giovane di 21 anni di nazionalità lituana ma domiciliato nella città martire, già censito per reati contro la persona e oltraggio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. È proprio il lituano ad avere la peggio e viene soccorso dal personale 118, trasportato al pronto soccorso dove gli sarà diagnosticata la frattura del setto nasale con prognosi di 12 giorni.
Nel frattempo, sul posto, sono arrivate altre due auto dei militari e a terra c'è sangue in più punti mentre è difficile recuperare le ragioni della violenza. Alcuni dei presenti raccontano di un alterco, di qualche istante precedente alla rissa, in un successivo "incastro" fatto di "difese" e di "rialzi" provocatori. Scontro a quattro, secondo la ricostruzione dei carabinieri (due si sarebbero dileguati nell'imminenza dell'intervento) mentre il compito più complesso è quello di ricostruzione proprio i ruoli. Alcol e futili motivi potrebbero incarnare una prima pista. Sono giovani e gli animi si scaldano facilmente, anche per una parola di troppo: resta l'amarezza per un'altra serata di paura e di violenza. Un'altra serata dove la stragrande maggioranza dei ragazzi ha scelto piazza Labriola per divertirsi in serenità. Intanto i due sono stati denunciati in stato di libertà per rissa e resistenza a pubblico ufficiale in concorso, mentre il trentenne anche per lesioni personali.