Presentata denuncia ai carabinieri da parte dei familiari della ragazzina di dodici anni che, infastidita e strattonata pesantemente da un richiedente asilo mentre era in attesa di prendere un pullman, venerdì è fuggita rimanendo ferita ad una caviglia, trauma poi refertato con quattro giorni di prognosi. Secondo il racconto della giovanissima, dopo essere stata infastidita dall'uomo, è stata strattonata nel tentativo di portarla con sé.

La ragazzina, di ritorno da scuola, mentre attendeva il pullman era al telefono con un'amica. All'improvviso alla fermata è arrivato lo straniero, quasi certamente ospite in città in attesa del riconoscimento del diritto all'asilo. I due avevano avuto già un contatto, qualche settimana, fa sul bus. Lui l'aveva avvicinata mentre lei ascoltava musica con le cuffiette e gliele aveva tolte. Qualche complimento non gradito, finché lei non si era allontanata e si era seduta al fianco dell'autista per evitare guai. Tutto era finito lì. Ma evidentemente l'uomo deve averla pensata diversamente. Così quando venerdì l'ha rivista si è fatto avanti. «Vieni con me», le avrebbe detto. Al rifiuto, lui ha insistito e l'avrebbe presa per un braccio e strattonata con forza. Lei ha chiesto aiuto fuggendo e mentre correva ha subìto una distorsione alla caviglia. In suo aiuto alcuni passanti. Subito ha avvisato i genitori che l'hanno condotta al presidio di Anagni dove le hanno diagnosticato quattro giorni di prognosi. 
Nel frattempo i genitori hanno avvertito anche l'avvocato Francesca Ruggeri che ha confermato come dopo le cure la famiglia ha presentato denuncia. L'indagine chiarirà sull'accaduto.

Era in attesa del pullman per tornare a casa dopo la scuola. E lì ha avuto un incontro troppo ravvicinato con un richiedente asilo che prima l'ha infastidita e poi l'ha strattonata nel tentativo di portarla con sé - almeno secondo quanto denunciato - verso il centro storico della cittadina. L'episodio è accaduto ieri pomeriggio. Da quanto emerso sembra che il primo pullman disponibile non sia passato in quanto la corsa era stata soppressa, per cui l'attesa alla fermata si è prolungata oltre il normale.

La ragazzina che frequenta le scuole medie in paese, ma che abita fuori Anagni, mentre attendeva il pullman era al telefono con un'amica. All'improvviso alla fermata è arrivato lo straniero, quasi certamente ospite in città in attesa del riconoscimento del diritto all'asilo. I due avevano avuto già un contatto, qualche settimana fa sul bus. Lui l'aveva avvicinata mentre lei ascoltava musica con le cuffiette e gliele aveva tolte. Qualche complimento non gradito, finché lei non si era allontanata e seduta a fianco all'autista per evitare guai. Tutto era finito lì. Ma evidentemente l'uomo deve averla pensata diversamente.
Così quando ieri l'ha rivista si è fatto avanti. "Vieni con me" le avrebbe detto. Al rifiuto della minore, lui ha insistito nel chiederle di seguirla. L'avrebbe, allora, presa per un braccio e strattonata con forza.
Lei ha chiesto aiuto. In quel momento sono intervenuti in sua difesa un paio di passanti che hanno convinto lo straniere a desistere e ad allontanarsi in tutta fretta. Nel frattempo sono stati allertati i carabinieri che hanno rintracciato l'uomo e lo hanno fermato per accertamenti. Nel frattempo, la ragazzina, accompagnata dai propri genitori, si è fatta visitare al presidio di Anagni, dove le hanno diagnosticato quattro giorni di prognosi, quindi lo spostamento ad Alatri per una radiografia al braccio dolorante. Nel frattempo è stato avvertito anche l'avvocato Francesca Ruggeri che provvederà, una volta ricevuti i referti medici, a sporgere una querela.