Avrebbe approfittato dell'assenza del personale del sindacato Usb (Unione Sindacale di Base), partito per le ferie estive, per impossessarsi della sede del sindacato, cambiare serratura ed aprirvi un nuovo ufficio: condanna confermata in appello. Si è tenuta ieri l'udienza a carico del responsabile condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi: in appello la pena è stata confermata ma ridotta a 3 anni e 2 mesi per sopraggiunta prescrizione per i capi 1 e 4 (falsificazione di firme).

La denuncia dei legali rappresentanti dell'Usb (rappresentati dall'avvocato Giancarlo Corsetti) aveva consentito agli inquirenti di intervenire: gli inquirenti avevano effettuato anche un blitz all'interno della sede storica dell'Usb, divenuta "improvvisamente" quella dell'Asla Cobas. Quindi la conclusione delle indagini e la contestazione di una pluralità di reati di falso e di delitti contro il patrimonio, tra cui furto aggravato di beni, occupazione abusiva di immobile e truffa. Con la condanna in primo grado a 3 anni e 6 mesi.