Arrestato un altro "vampiro". Questa volta non di elettricità, ma di bollette Telecom. L'indagine lampo dei carabinieri ha permesso di individuare subito il responsabile, finito ai domiciliari. I militari coordinati dal capitano Tamara Nicolai sono riusciti a risalire all'autore del furto della linea telefonica in pochissimo tempo. A far scattare l'allarme sono state le esose bollette pervenute alla vittima residente a Pontecorvo, dipendente di un'azienda privata: in 6 mesi bollette per oltre 7.000 euro.
E considerando il fatto che proprio la vittima aveva stipulato un contratto con la Telecom che non avrebbe dovuto comportare brutte "sorprese", l'arrivo regolare di bollette piuttosto esose aveva ingenerato nell'utente il dubbio. Dubbio alimentato dal fatto che l'utente pontecorvese non aveva comunque fatto uso, in modo tanto importante, della linea telefonica.

La denuncia all'Arma

Non riuscendo a risolvere la questione direttamente con la società telefonica, l'utente esasperato ha deciso di presentare una dettagliata denuncia.
I carabinieri della Compagnia di Pontecorvo, hanno analizzato le bollette e hanno notato che qualcosa non tornava: così hanno dato vita a un controllo mirato, con gli stessi operatori Telecom. All'interno di una cabina, la sorpresa: insieme ai cavi delle diverse utenze, un sistema truffaldino (detto "ponticello") in grado di collegare la rete telefonica "regolare" con un'altra.
In questo modo, hanno ricostruito gli investigatori, era possibile usufruire della linea dell'ignara vittima. I carabinieri hanno quindi identificato nel cinquantanovenne della Repubblica Ceca il "vampiro". L'uomo, già noto per reati contro il patrimonio, è stato arrestato. Espletate le formalità di rito, è stato sottoposto ai domiciliari e rimesso in libertà in attesa di giudizio mentre la linea telefonica è stata ripristinata dai tecnici della Telecom. Continuano su più fronti i controlli dell'Arma in tema di abusivismo.